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Michele Traversa

Il ritratto

Ricordo di Traversa, un “uomo del fare” che rimase per tutti il Michele di quando era ragazzo anche sotto il peso degli impegni politici

"Autorevole e disponibile: era rimasto l'uomo di sempre, di quando eravamo una piccola fortezza assediata e di quando, come tutti noi di allora, gettava l’anima oltre l’ostacolo"

Politica - di Ulderico Nisticò - 14 Aprile 2025 alle 13:00

La biografia politica e umana di Michele Traversa, ora che se ne svolgono le onorate e partecipate esequie, può essere assunta come uno specchio della lunga e complessa vicenda della nostra comunità umana e politica, ricordando Lui dai difficili e faticati inizi all’impegnativa funzione della responsabilità di governo. Da giovane, nei difficili e pericolosi anni 1970, si dedicò al sindacalismo nazionale, che allora si chiamava CISNAL, gestendo il patronato; ma, come tutti noi in quei frangenti, fu sempre pronto anche alla piazza, all’azione, alle umili operazioni di attacchinaggio dei manifesti, alla tutela delle sedi e delle persone. Mutando le situazioni, lo troviamo a ricoprire cariche, e per lungo tempo fu presidente della Provincia di Catanzaro, città di cui sarà anche sindaco, rispettato e apprezzato anche dagli avversari, cui appariva, come a tutti, “uomo del fare”.

Leggendaria autorevolezza

Divenne leggendaria l’autorevolezza con cui stimolava a funzionare la macchina burocratica, e con il metodo più originale ed efficace: si presentava in ufficio almeno mezzora prima degli orari! Adoperò al massimo i non molti mezzi della Provincia, dotandola di edifici scolastici superiori e di strade moderne. C’era una landa abbandonata e malfamata a pochi passi dal centro cittadino, e ne fece un Parco della biodiversità, arioso e pulito polmone verde e luogo d’incontro e di manifestazioni. Accompagnò con accortezza la nascita e lo sviluppo dell’Università catanzarese.

Instancabile attività culturale

Da sindaco, mirò a recuperare per Catanzaro una funzione non solo nominale di capoluogo della Regione. Conosceva bene la sua città, che in verità è policentrica e per topografia e per secolari mutamenti di storia. Iniziò un lavoro di riscoperta di una cultura cittadina e del territorio, con la pubblicazione in edizione critica commentata di lavori quali la Cosmografia dell’Anania, del 1571, e la Polyhymnia latina del Destito del XVII secolo… E favorì ogni attività culturale e teatrale.  Assessore al turismo della Regione Calabria, ritenne indispensabile restituire alla sua terra quell’immagine che troppo spesso le viene negata da luoghi comuni più o meno esasperati; e ne mostrò intelligentemente le bellezze e le attrattive, per ottenere un’industria del forestiero che non fosse solo fugace e caotica balneazione agostana, ma amore ed esperienza per la terra che si visita. Divenne deputato, rappresentando degnamente gli elettori e la Calabria, e sempre coerente con le sue idee.

Spirito di comunità e di amicizia

In mezzo a queste avventure politiche, e con tutto il peso dell’impegno e del potere, Traversa onorevole e assessore e presidente e sindaco, rimase per tutti Michele di quando era ragazzo; di quando viveva quotidianamente la vita cittadina; e di quando assisteva i lavoratori fedeli al sindacalismo nazionale; il Michele di quando eravamo una piccola fortezza assediata;e di quando, come tutti noi di allora, gettava l’anima oltre l’ostacolo; ma quando si stava assieme con spirito di comunità e di amicizia e di operante solidarietà. Ora è, in spirito, ancora con noi, presente!

 

 

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di Ulderico Nisticò - 14 Aprile 2025