CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Russia reclute in palestra

Reclutamenti "forzati"

Russia, il terrore corre… sul tapis roulant: rastrellamenti nelle palestre per cercare nuove reclute: “Mi allenavo e di colpo ho visto tutti a terra”

Si dividono uomini da donne, e russi da non russi, poi si procede a identificazione e arruolamento: l'interesse principale è l'età, oltre che la nazionalità. Le drammatiche testimonianze di chi è incappato in uno dei blitz degli agenti

Cronaca - di Redazione - 9 Aprile 2025 alle 19:41

In Russia entra nel vivo la caccia a nuove leve da reclutare: dopo la firma del decreto, da parte di Vladimir Putin, per l’arruolamento del numero record di 160mila soldati nel quadro della nuova chiamata alle armi di primavera, la polizia ha iniziato a rastrellare le palestre alla ricerca di reclute. Le operazioni sono avvenute nell’ultimo mese diverse volte almeno in quattro grandi città del Paese: Mosca, San Pietroburgo, Irkutsk ed Ekaterinburg. Tutto con un inquietante precedente all’attivo: a febbraio, prima della firma del decreto, agenti con il volto coperto avevano fatto irruzione in una palestra di arti marziali di Krasnodar.

Russia, rastrellamenti in corso nelle palestre per cercare le nuove reclute

Come racconta Current Time – e riferisce l’Adnkronos – citando l’attivista per la difesa dei diritti umani, l’avvocata Valentina Chupik, gli agenti come primo passo separano velocemente i russi dai non russi. I primi vengono scortati agli uffici di reclutamento. Mentre i non russi sono spesso incriminati di reati minori, come vandalismo, o violazioni delle leggi sull’immigrazione, e quindi deportati, se non accettano di essere reclutati.

Si dividono uomini da donne, e russi da non russi, poi…

Lo scorso 30 marzo è stata presa di mira una palestra del circuito Spirit Fitness nella regione di Mosca. Pochi giorni dopo, è stata colpita un’altra sala della stessa catena. Dove, mentre alle donne è stato consentito di lasciare la palestra, gli uomini sono stati costretti a rimanere e separati secondo le nazionalità e l’etnia percepita. Poi gli agenti sono passati all’ispezione e all’identificazione con relativa richiesta di documenti. L’interesse principale era l’età, oltre che la nazionalità: ossia, verificare e individuare chi, tra i fermati e controllati, potesse essere reclutabile.

La testimonianza di un ragazzo che si stava allenando

«Ero sul tapis roulant e guardavo una serie. All’improvviso qualcuno mi ha toccato la spalla. Sono sceso dal tapis roulant e ho visto tutti a terra, con la faccia rivolta al pavimento», ha testimoniato il frequentatore di una palestra, citato dal canale Telegram msk1. «Per noi non è stato difficile. Non ci hanno costretto a stenderci per terra. Ma hanno chiesto a tutti i documenti. Alcuni sono stati portati via», ha spiegato un altro.

Russia, rastrellamenti nelle palestre: il caso di un uomo trascinato in un centro di reclutamento

«Avevano già cercato di reclutare mio marito due anni fa, in modo illecito. Ora lo hanno di nuovo trascinato a un centro di reclutamento. Sono corsa con i documenti ma non lo hanno lasciato andare fino all’arrivo dell’avvocato. Gli hanno detto che doveva ripresentarsi il cinque, ma lui non ci è andato. Ha preso le ferie per evitare di essere fermato mentre si reca al lavoro», ha spiegato Anastasia, che vive fuori Mosca. Da dove ha reso forte e chiaro il clima di tensione che si vive nell’incubo di un reclutamento forzoso in cui si può incappare anche nei luoghi più impensabili, e nei momenti più banali di una quotidianità che, più che mai ora, rischia di venire stravolta da un momento all’altro…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 9 Aprile 2025