
Il congresso del Carroccio
Salvini resta in sella alla Lega: “Al governo fino al 2027, se non ci arrestano…”. Meloni: “Avanti insieme”
Confermato, per acclamazione, Matteo Salvini rilancia sull’azione del governo, ripropone la sua candidatura per il Viminale e saluta con amicizia il messaggio di incoraggiamento e di “unità” che la premier Giorgia Meloni indirizza a lui e al congresso: “Avanti fino al 2027”, dice il leader della Lega, “Insieme con coraggio per i nostri obiettivi”, gli fa eco la presidente del Consiglio in un video messaggio nel quale – ancora una volta – invita alla prudenza e alla mediazione sul tema dei dazi. Altro punto su cui, con Salvini, c’è sintonia: con gli Usa si può e si deve trattare, dice il leader del Carroccio, che ieri aveva anche ospitato il messaggio conciliante e amichevole di Elon Musk e oggi anche di Marine Le Pen. Il primo pensiero, nel discorso di Salvini ai suoi “elettori”, nel congresso di Firenze, è alla sinistra. “Si avvicina il 25 aprile e ricordo che tra coloro che contribuirono alla Liberazione c’erano anche gli estensori delle Carte Alpine e della Carta di Chivasso, combattevano contro la dittatura e sostenevano la necessità del federalismo. Il 25 aprile non è delle bandiere rosse e dei compagni, e il primo maggio è la festa dei lavoratori, non è la festa della Cgil. Giù le mani dalla storia italiana, rimettiamo le cose a posto”, arringa la folla, prima dell’acclamazione a segretario, in carica fino al 2029. L’esito del voto è stato accolto dagli applausi dei leghisti tutti in piedi, riuniti nella Fortezza da Basso per il congresso. Per effetto del nuovo statuto approvato ieri, il suo mandato si allunga di dodici mesi e quindi durerà 4 anni. Salvini è stato eletto per la prima volta nel 2013 e per lui è la terza conferma. Poco prima del suo intervento, era andato il videomessaggio della Meloni. Partecipe, costruttivo.
Salvini si tiene stretta la Lega e il governo Meloni
“Un congresso non è mai una perdita di tempo, è sempre un grande esercizio di democrazia, è ciò che rafforza e rende un partito vivo, vitale, e celebrarlo mentre si è al governo vuol dire che le responsabilità istituzionali non ci hanno distratto dall’ascolto dei nostri elettori, della gente, dei territori. Non ci hanno allontanato da chi ci sostiene, da chi ci dà la forza di proseguire in questo cammino”, ha detto nel messaggio il presidente del Consiglio. “La nostra coesione, la nostra compattezza ci hanno dato la forza di costruire una visione di sviluppo per l’Italia, di restituirle quell’autorevolezza, quella centralità internazionale che per troppi anni le sono state negate, di mettere in cantiere le grandi riforme che la nazione aspetta da decenni e che gli italiani ci hanno chiesto di realizzare. Programma che intendiamo rispettare, appunto, per punto, perché è esattamente questo che ci differenzia dai nostri avversari, che ci differenzia dalla sinistra” ha proseguito Meloni che infine ha concluso: “Noi condividiamo la stessa visione del mondo, siamo al governo per rispettare gli impegni presi con i cittadini, siamo al governo per lavorare, per essere al servizio degli italiani, per fare ciò che nessun altro ha avuto il coraggio e la forza di fare in tanti anni”.
L’obiettivo del Viminale e di arrivare fino al 2027
Applausi, entusiasmo, poi parla Salvini, che accenna subito al tema di un suo ritorno al Viminale, “parlandone con l’amica Giorgia ma senza litigare e senza smanie”. Poi le legittime aspirazioni: Tornare primo partito della coalizione, “ma non a scapito dei nostri alleati” bensì rivolgendosi a chi si astiene. Ma non c’è voglia di alimentare polemiche. “Ringrazio non l’alleata, ma l’amica Giorgia Meloni per il messaggio che ha mandato a questo congresso, autonomia e premierato vanno avanti insieme, mano nella mano”.
Nessun accenno alla questione Regionali, nè per i candidati nè per il terzo mandato, nessuna risposta o critica a Forza Italia, con cui si punzecchia da settimane. Anzi: “Questo governo ha l’obiettivo di arrivare al 2027 e se gli elettori saranno d’accordo e se non ci arresteranno prima, magari arrivare anche al 2032. Non ci faranno mai litigare nel centrodestra, anche se ci stanno provando da due anni e mezzo”. Toni che avevano contraddistinto anche il video messaggio inviato da Giorgia Meloni, incengtrato sulle tre riforme bandiera del centrodestra: il premierato, quella della giustizia, l’Autonomia, perchè “sono nel programma e noi rispettiamo gli impegni”.
Il focus sulle riforme del centrodestra
Salvini conferma: “Premierato e autonomia vanno avanti insieme”. Il futuro? “Al prossimo congresso sarò qui da delegato, e qui in sala c’è chi sarà il prossimo segretario”. Anche se “non so chi”. Alle assise previste nel 2029 dunque Salvini non correrà da segretario. E al momento non potrà farlo neanche Roberto Vannacci, che pure ha ricevuto sul palco la sua prima tessera della Lega. Poi il discorso sui temi cari ai leghisti: difesa dei confini, lotta all’immigrazione clandestina e alla “invasione islamica”: “Finchè la confessione islamica non firma una intesa con lo Stato, credo sia nostro dovere non riconoscere alcuno spazio a chi non riconosce la supremazia del diritto”. Non senza stoccate all’Unione Europea: “Ci vorrebbe la motosega di Milei“. Spazio anche ai tributi a Umberto Bossi e Roberto Maroni: applausi anche per loro, sipario, si va avanti, a governare.
Il leader della Lega ringrazia l’amica Giorgia
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