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Repubblica Dominicana

Santo Domingo, crolla il “Jet Set:” strage nella storica discoteca. Tra le 98 vittime anche vip e politici (video)

Nel cuore della capitale dominicana, il tetto ha ceduto e la festa è finita. Un concerto trasformato in tragedia nazionale

Cronaca - di Ginevra Lai - 9 Aprile 2025 alle 09:33

Sono bastati pochi secondi per trasformare una notte in tragedia. Il soffitto crolla, il buio inghiotte tutto, la musica diventa panico. Alle 00:44, ora locale, il tetto della storica discoteca Jet Set di Santo Domingo è collassato su centinaia di persone, mentre sul palco si esibiva Rubby Pérez, icona del merengue. Quella che era una festa si è trasformata in un incubo. Il bilancio provvisorio è drammatico: 98 morti e oltre 150 feriti. Ma dalle macerie continuano ad affiorare voci. E la speranza resta sospesa, nel silenzio teso dei soccorritori.

La discoteca più celebre di Santo Domingo trasformata in teatro dell’orrore

Cinquanta anni di storia, serata dopo serata, il Jet Set era più di un locale: era un’istituzione, il luogo dove si ballava la settimana e si applaudivano le stelle. Mille persone potevano stiparsi tra sedie e pista da ballo. Nessuno sa dire quante fossero però, realmente, ieri notte. I media dominicani raccontano di un locale gremito, di sabbia che iniziava a cadere dal soffitto, di sguardi rivolti verso l’alto poco prima che tutto precipitasse.

@testigouno

Se desploma techo de la discoteca Jet Set de Santo Domingo, la madrugada de este martes, donde emenizaba el merenguero Rubby Pérez.

♬ sonido original – José Antonio Aybar

Le immagini circolate sui social immortalano il momento: Pérez, 69 anni, vestito di bianco, canta sul palco, poi il tonfo. “Pensavo fosse un terremoto”, ha detto il manager del cantante, Enrique Paulino. “Mi sono gettato a terra coprendomi la testa… Il nostro sassofonista è morto. Abbiamo cercato di raggiungere l’area dove si trovava Rubby, ma i detriti erano troppo grandi”.

La notizia della sua morte è rimbalzata ovunque, ma le autorità non l’hanno ancora confermata. Il suo entourage tace. La speranza resta, incerta, fragile come le travi del tetto crollato.

Una notte di festa finita in tragedia

Il presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, si è recato sul posto poche ore dopo. Ha camminato tra le ambulanze, ha parlato ai soccorritori. Poi, sulla piattaforma X, ha scritto: “Tutti gli organismi di soccorso hanno fornito l’assistenza necessaria e stanno lavorando instancabilmente per il salvataggio”. Ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.

Tra i morti confermati, la governatrice della provincia di Montecristi, Nelsy Cruz. La first lady, Raquel Arbaje, ha rivelato alla stampa che la donna, intrappolata nel locale, aveva telefonato al presidente poco prima dell’una di notte per chiedere aiuto.

Ma la tragedia non ha risparmiato nemmeno il mondo dello sport. Octavio Dotel, ex lanciatore della Major League Baseball, è morto in ospedale dopo ore sotto il cemento. Aveva indossato 13 casacche diverse, un record fino al 2019, e aveva conquistato due World Series. Con lui anche Tony Blanco Cabrera, 43 anni, ex battitore di potenza, falciato dalle ferite riportate.

La corsa contro il tempo per salvare vite

La scena fuori dal Jet Set è quella di un’operazione disperata. Il generale Juan Manuel Méndez, direttore del Centro Operativo di Emergenza, ha parlato ai giornalisti: “Finché ci sarà speranza di trovare persone vive, tutte le autorità continueranno a lavorare”.

@creatorsearchinsightsfor

Se desplomó techo de la famosa discoteca #jetset en #santodomingo

♬ sonido original – Luis Marte

I soccorritori – vigili del fuoco, esercito, unità cinofile – si muovono tra polvere e lamiere. Le telecamere termiche sono puntate del locale dilaniato, cercando un segnale, un battito, una voce. Talvolta, sollevare una trave richiede solo un cric e una tavola di legno, spiegano gli operatori sul campo. Più spesso, servono mani, silenzio e fede.

Intanto, si lancia l’appello: servono donatori di sangue. I feriti sono stati distribuiti in vari ospedali della capitale. Alcuni in condizioni critiche. Tra loro, anche il deputato Bray Vargas.

“Non ci danno notizie. Non ci dicono nulla”

La disperazione si è trasferita fuori dagli ospedali. Decine di persone si sono accalcate sotto il reparto urgenze, aggrappandosi a un nome, un volto riconoscibile, una notizia. “Siamo disperati!”, ha urlato Regina del Rosa al canale Sin. Sua sorella era nella discoteca. “Non ci dicono nulla”. Le autorità, nel tentativo di identificare le vittime, hanno affisso fotografie dei cadaveri all’Istituto Nazionale di Patologia Forense.

Il Jet Set: “Collaboriamo con piena trasparenza”

In un comunicato pubblicato poche ore dopo il disastro, la discoteca ha fatto sapere di star “collaborando pienamente e con trasparenza con le autorità competenti per assistere le vittime e chiarire quanto accaduto”. E ancora: “La perdita di vite umane ci lascia in uno stato di profondo dolore e costernazione”.

@moises.arias06

Sigue la búsqueda incansable entre los escombros en la discoteca Jet Set, ubicada en la avenida Independencia, Santo Domingo. Hombres y mujeres de los organismos de emergencia no se detienen, guiados por la esperanza de encontrar vida. El pueblo dominicano está en oración, unido por el dolor, la fe y la solidaridad. Hoy, más que nunca, somos uno solo. @Seguidores, compartan este momento con respeto y empatía. #FuerzaRD #UnidosEnLaTragedia #OraciónPorLasVíctimas

♬ sonido original – Moises Arias

Il locale era stato più volte ristrutturato, l’ultima nel 2015. Un incendio nel 2023, causato da un fulmine, sembrava essere stato l’ultimo colpo. Ma la storia è andata diversamente. E le cause del crollo restano avvolte nel mistero.

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di Ginevra Lai - 9 Aprile 2025