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Sara Campanella, funerale bianco nel segno della frase lasciata in eredità: “Mi amo troppo per stare con chiunque…”

Le esequie della studentessa

Sara Campanella, funerale bianco nel segno della frase lasciata in eredità: “Mi amo troppo per stare con chiunque…”

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 7 Aprile 2025 alle 15:15

Il comune messinese di Misilmeri si è stretto attorno alla famiglia di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni uccisa lunedì scorso a Messina da un collega di università, Stefano Argentino, che ha poi confessato di aver commesso l’omicidio. I funerali hanno avuto luogo nella chiesa San Giovanni Battista mentre il rito è stato officiato dall’ arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Il sindaco di Misilmeri Rosario Rizzolo ha annunciato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio negli uffici comunali. La stessa procedura è stata adottata anche a Messina, la città in cui la giovane studentessa studiava e in cui ha trovato la morte, oltre che nei comuni palermitani grazie disposizione del sindaco della città metropolitana, Roberto Lagalla. Tra i presenti durante le esequie anche il presidente della regione Sicilia Renato Schifani, il sindaco messinese Federico Basile e la rettrice dell’università di Messina, Giovanna Spatari.

Ieri, una folla commossa aveva deciso di rendere omaggio alla 22enne nella camera ardente situata nella chiesa delle Anime Sante. Qualcuno aveva esposto un lenzuolo bianco fuori da una palazzina in memoria della ragazza, con la frase che aveva pubblicato sui social tempo prima: “Mi amo troppo per stare con chiunque. Sara Campanella figlia di tutti noi”. Per giunta, l’espressione è stata stampata su decine di manifesti che ora tappezzano il paese.

Il funerale di Sara Campanella e il ricordo di amici e colleghi

Un lungo applauso ha accolto l’arrivo del feretro di Sara Campanella nella chiesa di Misilmeri: la bara bianca, che è arrivata dopo aver percorso pochi metri dalla chiesa delle Anime Sante, è stata trasportata in spalla dagli amici che indossavano una maglietta con su scritto la frase lasciata in eredità da Sara a tutte le donne alle prese con la prepotenza degli uomini: “Mi amo troppo per stare con chiunque”. La chiesa era gremita, tanto che alcune persone, desiderose portare l’estremo saluto alla 22enne, non sono riuscite ad accedere. “Nel ricordo di Sara, a difesa delle donne. Basta femminicidi”. Questo è lo striscione che gli ultras del Palermo hanno affisso nella piazza di Misilmeri, con la dedica alla giovane studentessa scomparsa. Infine, un lungo applauso e dei palloncini bianchi lanciati in cielo hanno salutato l’uscita della bara.

Non sono mancate le lacrime e i ricordi commossi degli amici e dei colleghi di Sara Campanella. “Tu eri il mio porto sicuro in questo mondo fatto di superficialità”, ha detto una sua amica con la voce provata dalla commozione”. “Sei entrata in punta di piedi nelle nostre vite con la tua dolcezza e non sei andata più via”, ha aggiunto un collega: “Ci manchi, ci mancano le notti a studiare insieme in videochiamata, le tue parole e i tuoi sorrisi”. “Ricordo le tante risate insieme – ha rammentato un cugino della ragazza – era la sorella che non ho mai avuto”.  “Sara vive”, hanno invece ripetuto altre persone accorse sul posto per onorare la 22enne.

Per Sara Campanella ci sarà una laurea alla memoria

“È stato avviato ufficialmente l’iter per il conferimento della laurea alla memoria a Sara”, ha annunciato la rettrice dell’ateneo messinese Giovanna Spatari durante il funerale. Successivamente, la responsabile universitaria ha letto la mail inviata al professore a cui la 22enne aveva chiesto la tesi di laurea, ricordando “il garbo, la passione, l’interesse per il percorso che si accingeva a concludere”. Inoltre Rita La Tona, preside dell’istituto comprensivo in cui insegna come docente di sostegno Cetty Zaccaria, la mamma di Sara Campanella, ha rammentato tutte le qualità della ragazza, lanciando un appello “alla comunità educante, alle associazioni, alle famiglie, alle istituzioni a un maggiore impegno nella lotta perché si fermi questo spargimento di sangue innocente“. Poi la direttrice scolastica ha anticipato che la madre della giovane tornerà presto in servizio, perché la sua volontà è quella di stare vicino ai ragazzi.

Le parole del sindaco e dell’arcivescovo sull’omicidio

“C’è nel gesto sconsiderato dell’assassino, una sovrapposizione tra una gravissima immaturità individuale e sottoculture condivise in cui la donna viene ancora rappresentata come oggetto di desiderio maschile e l’uomo non riesce ad accettare il rifiuto”, ha spiegato il sindaco di Misilmieri Rosario Rizzolo mentre l’arcivescovo palermitano, Corrado Lorefice ha sottolineato che “chiunque è violento non sa che la violenza ha la forza distruttiva di una bomba all’idrogeno: provoca una deflagrazione a cascata”.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 7 Aprile 2025