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Scritta ignobile al Verano: “Suor Paola concima” firmato AsR. Quando il tifo diventa un coro sciacallo

Ultrà senza vergogna

Scritta ignobile al Verano: “Suor Paola concima” firmato AsR. Quando il tifo diventa un coro sciacallo

Cronaca - di Elsa Corsini - 17 Aprile 2025 alle 18:21

Quanto il tifo travalica in oltraggio dei morti. “Suor Paola concima”, firmato AsR. È l’ignobile scritta che campeggia sulle mura del cimitero monumentale del Verano, a Roma, firmata dagli ultrà giallorossi. Un messaggio vergognoso, inqualificabile, contro la religiosa, super tifosa della Lazio, scomparsa lo scorso 1 aprile a 78 anni. Suor Paola, amatissima dal popolo biancoazzurro, è diventata un volto televisivo, ospite fisso a “Quelli che il calcio” dal 1993 al 2005.

Scritte choc al Verano: “Suor Paola concima”, firmato AsR

Una religiosa speciale, dalla straripante umanità, sorridente e ‘paciosa’, ironica e attivissima sul fronte del volontariato, vicina dai detenuti e agli ultimi. Suor Paola è la ‘nonna’ di tutti i piccoli ospiti. Con tenacia, forza, fiducia e sacrifici ha voluto e creato l’associazione. E tuttora la dirige confidando ogni giorno nella Provvidenza e nell’aiuto della Madonna di Lourdes a cui è molto devota”, si legge nel sito dell’associazione So.spe’ (Solidarietà e speranza) che la religiosa ha fondato a Roma.  Prima dell’avvio del derby Lazio-Roma all’Olimpico è stata ricordata con un video che ha suscitato il lunghissimo applauso di tutto lo stadio. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha deciso di dedicare a suor Paola la mensa della Farnesina. “Religiosa buona e di animo gentile testimone di carità autentica che ha rappresentato per tanti bisognosi una fonte di conforto”, è il messaggio scritto sulla targa. Una grande lezione a chi predica l’odio. Ai teppisti che non si fermano nemmeno di fronte alla morte.

 

 

Gli insulti a Paparelli degli ultras giallorossi

Non è la prima volta che il Verano viene vandalizzato da scritte sciacalle degli ultrà della Roma. In passato erano apparse frasi contro Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio ucciso allo stadio Olimpico nel 1979 da un razzo sparato dalla curva sud: “Morto un papa…relli, se ne uccide un altro”, comparve sui muri del cimitero romano il 28 ottobre 2012, a 33 anni dalla morte. Di recente il figlio Gabriele Paparelli aveva denunciato altri insulti alla memoria del padre, sui muri di Roma e sui social. E ancora nel 2023, sempre al Verano, la scritta ‘Se tirava Tzigano centro assicurato’, in riferimento al soprannome dell’ultrà giallorosso che lanciò il razzo che uccise Paparelli.

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di Elsa Corsini - 17 Aprile 2025