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Dl in vigore, Anm "lunare"

Sicurezza, nuovo attacco frontale delle toghe contro le norme del governo: “Reati privi di fondamento razionale”

L'Associazione nazionale magistrati si scaglia contro il "pacchetto" in vigore da oggi in modo surreale: "Reati spesso frutto di marginalità sociale e non di scelte di vita". L'ennesima offensiva in dieci giorni

Politica - di Federica Argento - 14 Aprile 2025 alle 17:37

Pronti via, l’Associazione nazionale magistrati riprende a tambureggiare contro il Dl Sicurezza contenente le norme  del governo a garanzia della legalità. La seconda invasione di campo in dieci giorni. La prima all’indomani del passaggio delle nuove disposizioni in Consiglio dei ministri. Ora le toghe riaprono il match con l’entrata in vigore del provvedimento.  “Il decreto Sicurezza appena entrato in vigore pone seri problemi di metodo e di merito, già denunciati dall’accademia e dall’avvocatura- inizia l’attacco- . Sul metodo, perché il ricorso al decreto legge ha posto nel nulla un fecondo dibattito in parlamento che durava da oltre un anno. Sul merito, perché le quattordici nuove fattispecie incriminatrici; l’inasprimento delle pene di altri nove reati e l’introduzione di aggravanti prive di fondamento razionale danno vita a un apparato normativo che non si concilia facilmente con i principi costituzionali di offensività, tassatività, ragionevolezza e proporzionalità”.

Sicurezza, Anm lunare: “Sanzioni sproporzionate”

La reprimenda della giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati sottolinea poi che nel decreto ci sono “possibili profili di illegittimità costituzionale”. Se mai ci fossero dubbi sulla necessità del “pacchetto sicurezza” questo fine settimana ci ha offerto prove in abbondanza: gli agenti aggraditi a Milano nei cortei proPal. Poliziotti aggrediti in prossimità dello Stadio Olimpico di Roma prima del derby Lazio-Roma. Undici altri agenti feriti a Torino durante il contrasto al rave-party a base di droga e alcol. L’Anm parla di reati “privi di fondamento razionale”, eppure gli italiani sono molto sensibili circa la loro sicurezza messa in crisi sempre più spesso. Le occupazioni abusive di case, ad esempio, sono reali e putroppo molto frequenti. Il ministro Nordio sul punto fu molto preciso durante un question time al senato sull’opportunità del governo di intervenire per sveltire la burocrazia e il ritorno del bene nelle mani del suo legittimo proprietario.

Il “pacchetto sicurezza” non è piaciuto a chi considera l’illegalità uno strumento per fare opposizione politica: vedi sinistra e Ilaria Salis. Eppure anche i togati sono col fucile puntato contro il dl: “Si introducono nuovi reati per sanzionare in modo sproporzionato condotte che sono spesso frutto di marginalità sociale e non di scelte di vita: basti pensare che la pena per l’occupazione abusiva di immobili coincide con quella prevista per l’omicidio colposo; con violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.  Inoltre, incriminare la resistenza passiva nelle carceri e nei Cpr; e dunque la resistenza non violenta e la semplice manifestazione del dissenso, produce effetti criminogeni: con il rischio concreto che lo stato di detenzione diventi il presupposto per l’irrogazione di nuove e ulteriori condanne”. Insomma, si era capito abbondantemente che le toghe avrebbero messo i bastoni tra le ruote. Ora auspicano che “in sede di conversione possano essere adottati tutti i correttivi necessari a scongiurare i rischi di un diritto penale simbolico”. Di simbolico non c’è nulla: il senso di insicurezza reclamato dalla maggior parte degli italiani è reale. E il governo ha dato risposta all’ansia di legalità sempre più crescente e urgente.

Gasparri: La magistratura dovrebbe essere più severa con i criminali

“Rattrista che l’Associazione nazionale magistrati sia anche contro il decreto Sicurezza dopo avere di fatto spalleggiato l’ostruzionismo delle sinistre”: così il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Chi critica questo provvedimento evidentemente non si rende conto che quotidianamente gli esponenti delle forze dell’ordine vengono aggrediti e feriti. Nelle ultime ore a Roma a margine di una partita di calcio; a Torino a causa di un rave; e in tante altre parti a causa delle manifestazioni di Askatasuna e degli altri vari centri sociali dediti all’uso abituale della violenza. Questo provvedimento tutela le forze di polizia. E anzi, come ha detto il ministro dell’interno Piantedosi, forse si dovrà fare ancora di più. E introduce nuove norme a tutela dei cittadini vittime della criminalità”.

“La magistratura dovrebbe essere più severa con i criminali e non fare delle critiche che finiscono per offendere il lavoro del popolo in divisa. Le critiche dell’Anm e di altre realtà professionali non intaccheranno il lavoro del Parlamento, che superando l’ostruzionismo della sinistra voterà al più presto il decreto sicurezza anche con lo strumento della fiducia. Che in questo caso andrebbe a sostenere uno dei provvedimenti cardine della legislatura. Il governo di centrodestra è dalla parte della legge e dell’ordine ed è dalla parte della gente onesta e delle forze di polizia. Se altri si schierano altrove è un problema loro”.

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di Federica Argento - 14 Aprile 2025