CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Sinner Alcaraz, lo scontro rinviato al Roland Garros

Sfida al vertice

Sinner torna in campo, Alcaraz ossessionato dal suo fantasma. Duello rinviato al Roland Garros: tutti vogliono la finale tra Jannik e me

Jannik torna ad allenarsi in campo e col rientro del gladiatore monta l’ossessione silenziosa dell'eterno rivale spagnolo che ammette: «Sarà difficile gestire la pressione». Tutto rimandato alla sfida sul terreno di gara francese...

Cronaca - di Lara Rastellino - 14 Aprile 2025 alle 16:01

Sinner-Alcaraz: la sfida si rinnova al netto delle ultime scalate al vertice. Intanto, dopo settimane di attesa e speculazioni, Jannik Sinner è pronto a calcare nuovamente i campi da tennis, con quella compostezza glaciale che lo distingue da chiunque altro. Il talento di San Candido torna in campo come un guerriero che ha saputo ascoltare il proprio corpo, senza cedere alla pressione mediatica. Il suo rientro non è solo una questione sportiva, è un messaggio: la lucidità e la gestione sono più potenti della fretta.

Mentre il pubblico attende con impazienza il suo primo match post-stop, Carlos Alcaraz continua a guardare verso nord, verso quel rivale che non riesce a togliersi dalla testa. Se per il mondo intero il giovane spagnolo è l’erede naturale di Nadal, per lui il vero metro di paragone è Sinner. L’italiano è la sua ossessione silenziosa, il punto fisso nel mirino ogni volta che entra in campo. E ora che Sinner è tornato, Alcaraz lo sentirà di nuovo addosso. Non è paura, è stimolo. Non è rivalità tossica, è un’ossessione che spinge entrambi verso l’eccellenza. Bentornato, Jannik. Carlos ti stava aspettando. Anche noi.

Sinner torna in campo: il ritorno del gladiatore e l’ossessione silenziosa di Alcaraz

Alcaraz non lo nasconde nemmeno troppo. Ogni volta che gli viene chiesto di Jannik, lo sguardo cambia, la voce si fa più seria. Sa che i loro confronti sono qualcosa di unico: partite dove ogni colpo è una sfida d’ingegno, ogni break un ribaltamento di potere. In un circuito dominato da big three ormai al tramonto, la loro rivalità è il futuro che si scrive sotto i nostri occhi.

Sinner-Alcaraz, ami-nemici a confronto

E ora che Sinner è tornato, Alcaraz lo sentirà nuovo addosso il peso del suo fantasma. Certo non è paura allo stato puro, ma di sicuro è stimolo. Non è rivalità tossica, è un’ossessione che spinge entrambi verso l’eccellenza. Bentornato, Jannik. Carlos ti stava aspettando. Anche noi. Già, l’eterno ami-nemico (nel senso dio rivale agonistico) è in trepidante attesa. Il campione spagnolo, che ora conduce nella Race per le Finals di Torino su Jannik Sinner. Ma che non è riuscito durante i tempi della squalifica – ma anche prima – a superare l’altoatesino prima del suo ritorno in campo agli Internazionali d’Italia, tra poco più di un mese dovrà difendere il titolo vinto al Roland Garros nel 2024, in quel torneo dove Sinner conquistò la leadership del ranking Atp poi mai abbandonata fino a oggi.

Alcaraz su Sinner: «Sarà difficile gestire la pressione»

«Voglio godermi il momento e basta. Non penso più alla classifica. Vedremo cosa succederà il prossimo mese e fino al Roland Garros. Probabilmente le persone vogliono vedere una finale tra me e Sinner», si limita a dire Carlitos. Lasciando aperta la curiosità su speculazione e retroscena personali, che comunque emergono a malapena e solo in quanto chi di dovere prova a leggere tra le righe delle sue dichiarazioni. Affermazioni che non tralasciano di sottolineare, per esempio – come riporta Libero – «le persone si aspettano molto da me, che io giochi una buona stagione sulla terra battuta — ha aggiunto Alcaraz —. Probabilmente vogliono che io vinca ogni torneo, quindi sarà difficile gestire la pressione. Devo concentrarmi su me stesso. Sul mio team. Sulla mia famiglia. E sui miei amici e su quello che succede in campo».

Tennis: ranking Atp, Musetti a un passo dalla Top 10

Che vinca o che perda «devo lasciare il campo felice — ha concluso — Devo essere orgoglioso di quello che ho fatto. È una cosa che ho imparato questa settimana e cercherò di mantenere lo stesso approccio utilizzato a Montecarlo». Già, Montecarlo: da dove Lorenzo Musetti con la finale raggiunta nel torneo Atp festeggia il nuovo best ranking nonostante la sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz, la nona con un italiano impegnato in un Masters 1000 dal 1990, quando questa categoria di tornei è stata introdotta in calendario. Musetti ha oggi 3.200 punti, così scavalca Holger Rune e Tommy Paul e si spinge a soli 15 punti da Casper Ruud, numero 10. Ma entrare in Top 10 sembra solo questione di tempo nonostante l’assenza per infortunio a Barcellona, dove Ruud difende il titolo che vale 500 punti.

Sinner sempre in testa: ecco gli altri italiani in classifica

Guida sempre Jannik Sinner, primo italiano numero 1, da domenica libero di allenarsi nei circoli affiliati e con tesserati in vista del rientro in campo agli Internazionali BNL d’Italia. Il trionfo al Masters 1000 di Monte-Carlo riporta Carlos Alcaraz alla posizione di numero 2 del mondo, alle spalle di Jannik Sinner. Alcaraz inizia la settimana con 7.720 punti. Zverev, eliminato al secondo turno da Matteo Berrettini, ne ha 7.595. Entrambi sono nettamente davanti al numero 4 Taylor Fritz, che conta 5.280 punti. Torna in Top 10 Daniil Medvedev che scavalca il norvegese Casper Ruud, numero 10 con 3.215 punti. Ovvero appena 15 in più di Lorenzo Musetti.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Lara Rastellino - 14 Aprile 2025