CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Oggi a Palazzo Chigi il vertice sui dazi tra governo e categorie produttive

Il vertice a Palazzo Chigi

Sostegni, politica, diplomazia: la partita comune di governo e categorie produttive sui dazi

Oggi l'incontro per discutere la linea d'azione sulle tariffe: fra le ipotesi l'impiego di 6,3 miliardi di euro del Pnrr per rendere più competitivo il Made in Italy, mentre prosegue l'azione del governo nell'Ue e si guarda al viaggio di Meloni negli Usa

Politica - di Sveva Ferri - 8 Aprile 2025 alle 13:18

È il giorno dell’incontro con le categorie produttive. A Palazzo Chigi, per parlare di come affrontare i dazi imposti dagli Usa, nel primo pomeriggio sono attesi i rappresentanti dei settori considerati più esposti, come agroalimentare, farmaceutica, meccanica di precisione, moda e automotive. Il governo ci arriva sulla scorta del punto fatto ieri con la task force di ministri che Giorgia Meloni, la settimana scorsa, aveva investito del compito di presentare un prospetto basato su cifre e approfondimenti, dunque ancorato alla realtà, su quali possono essere gli effetti concreti delle nuove tariffe. Una conferma del fatto che il richiamo alla calma e alla razionalità da parte dell’esecutivo non è una generica volontà di rassicurazione, ma una linea strategica e operativa ben definita. Del resto, è la stessa emersa in queste giornate difficili anche dalle categorie produttive.

Il vertice sui dazi tra governo e categorie produttive

Non si tratta dell’unico elemento di sintonia emerso alla vigilia di un appuntamento considerato centrale in vista della definizione dei passi da adottare. Secondo quanto trapelato dalla riunione di ieri, il governo starebbe ragionando sull’impiego dei fondi del Piano industria 5.0 del Pnrr per sostenere le aziende nella competitività e nell’internazionalizzazione. Si parla di un cifra intorno al 6,3 miliardi. Alcune fonti riferiscono che potrebbe essere anche superiore. La proposta, secondo quanto emerso, sarebbe stata avanzata dal ministro per le Imprese e lo Sviluppo economico, Adolfo Urso, e dovrebbe essere inserita tra i temi al centro dei colloqui di oggi.

L’ipotesi di utilizzare i fondi del Piano industria 5.0 del Pnrr

Anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, aveva avanzato l’idea, indicando come strategia la via del dialogo con gli Usa e sollecitando anche una linea di intervento parallela che è, anch’essa, tra quelle che il governo ha indicato fin da subito. E, per la verità, fin da prima della crisi dei dazi: una decisione azione a livello comunitario affinché l’Ue abbatta tutti quei paletti e quell’eccesso di regole che alimentano un perverso meccanismo di “dazi interni”, come li ha definiti Giorgia Meloni. Si va dalle prescrizioni del Green deal alle rigidità del Patto di stabilità, fino alle politiche energetiche.

Urso: «Fondamentale continuare a supportare le imprese»

«Sarà fondamentale continuare a supportare le imprese, promuovendo l’innovazione per rendere sempre più competitivo il Made in Italy e conquistare nuovi mercati nel mondo, cercando nuovi sbocchi. Il governo e il Mimit sono al lavoro, sia a livello nazionale sia nel dialogo con l’Unione europea, per individuare misure di varia natura a sostegno del sistema. Insieme possiamo affrontare le sfide future e garantire che il nostro patrimonio industriale non venga attaccato da rischi imprevisti e anzi continui a crescere», ha ribadito oggi Urso in un videomessaggio inviato a un evento di Confindustria.

L’azione politica nell’Ue e quella diplomatica verso gli Usa

A questa duplice strategia, che si svolge sul piano nazionale ed europeo e che vede una netta sintonia tra governo e categorie produttive, si aggiunge poi la carta del ruolo specifico del premier. L’attesa visita di Meloni negli Usa rappresenta un’altra carta molto importante sul tavolo del sistema Italia. E non solo: dopo la ministeriale di ieri in Lussemburgo, infatti, è ormai evidente che quel viaggio si svolge anche sotto le insegne europee. Con un effetto moltiplicatore per Bruxelles e per Roma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Sveva Ferri - 8 Aprile 2025