
Un mese da incorniciare
Sondaggio maestoso per Fratelli d’Italia, Meloni e governo. Pd mai così in basso nell’ultimo anno
Sondaggio maestoso per governo, premier e partiti della coalizione quello illustrato da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera. In un mese “terribile” sotto il profilo internazionale, tra dazi annunciati, borse instabili; guerre in corso, trattative di pace a fasi alterne e polemiche strumentali armate dalle opposizioni, Fratelli d’Italia ha registrato un 1 per cento in più rispetto a febbraio. Ancora una volta la centralità della premier nei suoi incontri e nei suoi contatti – con Trump, von der Leyen – nel farsi promotrice di un summit a Roma con Ewuropa e Usa non passa inosservato. Incontri che, “pur non avendo prodotto risultati immediati- scrive Pagnoncelli- hanno avuto, a parere di molti, un impatto positivo quanto meno nell’aprire uno spazio di confronto”.
Sondaggio Pagnoncelli: Pd mai così in basso
Quindi i dati: dal punto di vista delle intenzioni di voto è da registrare FdI oggi al 27,7%: oltre un punto in più rispetto alla rilevazione del mese scorso. Va male il campo delle opposizioni, con il Pd al 21,1%, con un (piccolo) ulteriore calo che lo porta al punto più basso dell’ultimo anno, rileva il sondaggista. Il M5S mantiene le posizioni acquisite, ed è oggi al 13,9%. Tra le forze di governo, la Lega, reduce dal suo congresso perde quasi un punto( ‘8,2%,) raggiunta da Forza Italia, anch’essa stimata all’8,2%. Poche variazioni per le altre forze di opposizione che confermano le posizioni dello scorso mese. Solo Alleanza Verdi Sinistra perde lo 0,3 per cento, passando dal 6,3 al 6 per cento. Non c’è polemica che tenga, le opposizioni le hanno probate tutte con un esito, dal loro punto di vista, frustrante.
Sondaggio Pagnoncellli: sale la fiducia nel premier Meloni
Anche l’indice di gradimento del governo mostra un miglioramento, salendo al 41%. Un andamento che rispecchia la fiducia in Giorgia Meloni, che sale al 42%, invertendo la tendenza al ribasso dei mesi scorso secondo le rilevazioni di Pagnoncelli. Tra i leader politici, la maggior parte subisce piccoli cali di popolarità: Antonio Tajani scende ancora e raggiunge il livello più basso da quando guida Forza Italia (indice 28); mentre Giuseppe Conte guadagna un punto. Lieve crescita anche per Matteo Renzi, pur rimanendo in fondo alla classifica. Per Elly Schlein e Riccardo Magi, invece, si registrano flessioni.
La certezza: la frammentazione dell’opposizione
Parlando in termini di coalizioni, il centrodestra si rafforza, mentre le altre possibili aggregazioni – campi larghi e dintorni- perdono invece qualche decimale. Un sondaggio che – sottolinea- Pagnoncelli- segnala una ripresa della partecipazione al voto: l’area grigia degli astensionisti e degli incerti si riduce di 3 punti. Gli elementi che contribuiscono a dare fiducia al governo e premier sono diversi, spiega il sondaggista: l’esito positivo degli incontri internazinali in primis. Ma anche una maggiore stabilità nei rapporti tra i partiti di governo: in particolare, “dopo il congresso della Lega,e dei plateali distinguo da parte di Salvini, i due principali partner dell’alleanza di governo vedono una sostanziale stabilità.
Sondaggio da incorniciare per il governo Meloni
Pagnoncelli, dunque fa il punto: “Il mese indica alcune tendenze: la prima è una ripresa dell’esecutivo, della premier e e del partito leader della coalizione di governo. L’uscita dalle polemiche consolida la leadership. La seconda è la sempre più evidente frammentazione dell’opposizione”. Il trend è confermato. Anche venerdì 25 aprile, mentre la sinistra si affannava a riempire le piazze con la retorica divisiva; il sondaggio Dire- Tecnè registrava risultati lusinghieri per il centrodestra e il Partito Democratico di Elly Schlein continuava la sua lenta ma inesorabile discesa.