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Strage della funivia del Monte Faito: il giallo del cavo portante. L’ultimo controllo era stato effettuato a marzo

Fatalità o responsabilità?

Strage della funivia del Monte Faito: il giallo del cavo portante. L’ultimo controllo era stato effettuato a marzo

Cronaca - di Maurizio Ferrini - 18 Aprile 2025 alle 14:33

È stata ritrovata dai soccorritori all’incirca a metà percorso la cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia e il Monte Faito precipitata giovedì 17 aprile con a bordo quattro turisti e un operatore. Secondo quanto si è appreso, la cabina è stata rintracciata tra il secondo e il terzo pilone della funivia.

In queste ore si è svolto il secondo sopralluogo della Procura di Torre Annunziata nella zona dove ieri pomeriggio, intorno alle 15,30, si è verificata la tragedia costata la vita a quattro persone (una quinta versa in condizioni critiche in ospedale a Napoli).

Sul disastro sono in corso indagini della Polizia di Stato di Castellammare di Stabia coordinate dall’ufficio inquirente retto dal procuratore Nunzio Fragliasso. Il titolare del fascicolo, al momento contro ignoti, è il pm Giuliano Schioppi che, insieme con l’aggiunto Giovanni Cilenti, ipotizza i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. 

Come ha raccontato nella notte il presidente Eav, manager nominato dal governatore De Luca, Umberto De Gregorio, “la cabina a monte è avanzata fino al pilone successivo e si è schiantata a tutta velocità”. Quando sono iniziate le ricerche “si è pensato che fosse nella nebbia” e poi invece la tragica scoperta.  “Daremo, come sempre e come ovvio, la massima collaborazione alle autorità che svolgono le indagini. Anche noi cercheremo di capire cosa è successo con una commissione interna dove nomineremo professionalità di alto profilo. Tutte le ipotesi vanno analizzate, errore umano, evento eccezionale ed anche altro”, commenta sui social il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio.

La versione del fedelissimo di De Luca

“Ogni accertamento su quanto accaduto verrà fatto con la massima celerità e con assoluto rigore”, ha premesso nella tarda serata di ieri sui social Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Un incidente che getta una luce sinistra sui trasporti regionali in Campania, già bersaglio di feroci critiche.

E mentre Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera esprime “cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime della tragedia avvenuta sul Monte Faito, in Campania. Alla persona rimasta ferita auguro una pronta guarigione”. Nel ringraziare “i vigili del fuoco e quanti sono impegnati in queste ore nelle operazioni di soccorso”, l’esponente di FdI auspica “che siano approfonditi tutti gli aspetti relativa alla dinamica e alle cause dell’incidente”.

Strage del Monte Faito: fatalità o responsabilità?

Anche il coordinamento cittadino di Forza Italia e il gruppo consiliare di Castellammare di Stabia esprimono “profondo cordoglio alle famiglie delle vittime del crollo di una cabina della funivia sul monte Faito” e “ringraziano forze dell’ordine e volontari che in queste ore si sono prodigati per portare soccorso”, il coordinatore cittadino di Forza Italia di Castellammare di Stabia, Nello Di Nardo, ribadisce che “le istituzioni hanno il dovere di tutelare la sicurezza di chi lavora tanto quanto di chi si concede anche solo qualche ora di riposo. Ora ci affidiamo alla Magistratura, affinché verifichi se quanto accaduto è da attribuire ad una drammatica fatalità o è da ricondurre a precise responsabilità”.

“È stata solo una fatalità, del destino cinico e baro?”, lo chiede alla stessa maniera, ma con amaro sarcasmo, Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania.  “Domande che necessitano delle risposte. Piena fiducia nella magistratura per accertare fatti e fare piena luce con trasparenza su eventuali responsabilità”.

Intervistato da Canale 21, il sottosegretario di Stato al Mit Tullio Ferrante, precisa che “a marzo la funivia del Monte Faito era stata oggetto di una verifica da parte degli ispettori di Ansfisa, come previsto dalla normativa sulle ispezioni periodiche, e l’8 aprile Eav aveva inviato alla stessa Agenzia la documentazione tecnica comprensiva dell’esito delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché delle prove non distruttive eseguite sui cavi, accompagnata da una relazione di idoneità dell’impianto”.

 

 

 

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di Maurizio Ferrini - 18 Aprile 2025