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Vicofaro

La protesta dei residenti

Stupro e rapina: arrestati a Vicofaro altri due ospiti della parrocchia di don Biancalani

Politica - di Giovanni Pasero - 16 Aprile 2025 alle 16:21

Forse l’inferno è vuoto, come sostengono alcuni teologi progressisti, di certo esiste, come possono confermare gli abitanti di Vicofaro, ridente (un tempo) località del Pistoiese. Da quando il parroco don Massimo Biancalani si è messo in testa di trasformare la locale parrocchia in un centro di accoglienza migranti, la situazione è diventata esplosiva. Addio alle immagini sull’iconica piscina, dove il prete toscano aveva portato i suoi ospiti “alla faccia di razzisti e fascisti”.

Il pittoresco prete toscano, già salito alla ribalta delle cronache per le sue posizioni di estrema sinistra e di accoglienza indiscriminata, ha da gestire le nuove intemperanze dei suoi ospiti.  Due dei migranti, domiciliati nella comunità di Vicofaro a Pistoia, sono stati arrestati per aver rapinato tre ragazzi minacciandoli con un coltello. Uno degli ospiti è anche accusato di violenza sessuale. Si tratta del 34enne Mohamd Lghaoui, pregiudicato marocchino, che da alcuni giorni era domiciliato nella struttura del sacerdote. La sera del 6 aprile scorso si sarebbe avvicinato a una coppia di ragazzi (20 anni lui, 15 lei) chiedendo prima del crack e poi dei soldi. Ma al secondo rifiuto, Mohamd avrebbe tirato fuori dalla tasca un coltello puntandolo contro la coppia e riuscendo a rubare il telefonino al giovane. Subito dopo si è fiondato sulla quindicenne sottraendo anche a lei il cellulare e dieci euro. Non pago, ha molestato sessualmente la ragazza sotto gli occhi terrorizzati del fidanzato.  Poche ore dopo, i carabinieri del posto sono andati praticamente a colpo sicuro, trovando il pregiudicato marocchino mentre dormiva placidamente nei locali della parrocchia di don Biancalani.

Vicofaro: tra stupri e rapine, la parrocchia è diventata un inferno

Appena 24 ore dopo, un altro migrante ospite del prete toscano è finito in manette. Adel Cherni, 52 anni, tunisino, è accusato avere rapinato una ragazza di 17 anni di Vicofaro. Coltello in faccia, con la minaccia di sfigurarla, si è fatto consegnare il cellulare.

Altro giro nella canonica di don Biancalani, altro arresto a colpo sicuro. Secondo le cronache locali, Cherni si era nascosto in soffitta. La lista dei reati commessi dagli ospiti della parrocchia pistoiese è parecchi lunga. Solo per restare in tempi recenti, lo scorso 25 febbraio, i carabinieri hanno arrestato un nigeriano accusato di aver tentato di ammazzare un trentunenne del Gambia a seguito di una lite avvenuta nei locali della chiesa.

A marzo, i migranti “buoni” hanno invece preso a sassate giornalista e operatore di Rete 4 che si trovavano nella chiesa di Santa Maria Maggiore nei pressi dei locali dove sono ospitati oltre cento migranti. Nel dicembre scorso, il caso più clamoroso, con una giovane condotta in parrocchia e violentata da uno degli ospiti. Una situazione insostenibile, che ha provocato le vibranti proteste dei residenti della zona. Proteste che, però, la Diocesi ha respinto al mittente. 

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di Giovanni Pasero - 16 Aprile 2025