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Paesi sicuri migranti

Ora la svolta è ufficiale

Svolta migranti, successo del governo italiano: la Ue aggiorna la lista dei Paesi sicuri. E ora qualcuno chieda scusa

L'elenco comprende Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. Meloni: "I fatti dimostrano che avevamo ragione"

Politica - di Gabriele Alberti - 16 Aprile 2025 alle 18:00

E’ ufficiale. La Commissione Europea propone di redigere un primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri, che comprenda Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. La bozza dell’elenco era stata resa nota pochi giorni fa. Oggi l’elenco è stato presentato ufficialmente dalla Commissione europea. Alcuni Stati membri, sottolinea, dispongono già di elenchi nazionali di Paesi di origine sicuri. Un elenco dell’Ue li integrerà e promuoverà un’applicazione “più uniforme” del concetto.  Il che consentirà agli Stati membri di trattare le domande di asilo dei cittadini dei Paesi elencati con una procedura accelerata, sulla base della probabilità che le loro domande siano accolte.

Meloni: “I fatti ci danno ragione”

La presenza di Egitto e il Bangladesh nell’elenco rappresenta un altro tassello fondamentale sulla linea del governo Meloni sulla politica migratoria. Provenivano infatti proprio da questi due Paesi i migranti per i quali nei mesi scorsi il tribunale di Roma non aveva convalidato il trattenimento nel centro albanese di Gjader. Ora si cambia registro. La prima ad accogliere con soddisfazione l’ufficialità della Commissione Ue è stata la premier: “Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista UE Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia. Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo:  in particolare – specifica Meloni-  la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie; e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania”.

“L’Italia ha svolto un ruolo decisivo”

Che dire? Tutto previsto dall’esecutivo: “È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano – commenta Meloni-  in questi anni; e del sostegno di sempre più Nazioni europee. L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni; il contrasto all’immigrazione irregolare di massa; il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada”

Piantedosi: “Aggiornamento lista Paesi sicuri successo governo italiano”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi aggiunge. “La proposta di regolamento, presentata oggi dalla Commissione europea, che ha aggiornato la lista dei Paesi Terzi sicuri, costituisce anche un successo del Governo italiano. L’esecutivo ha sempre lavorato sia a livello bilaterale, che multilaterale per ottenere la revisione del regolamento”. Il ministro dell’Interno poi affonda: “Oltre agli Stati candidati all’adesione alla Ue, nella lista compaiono anche Egitto, Tunisia e Bangladesh; analogamente a quanto aveva previsto l’Italia non senza polemiche e contrapposizioni politiche strumentali e puramente ideologiche”.

Migranti, lista Ue, Piantedosi: “In linea con le nostre aspettative”

Dunque, ”in linea con le nostre aspettative, la proposta lascia ai singoli Stati Membri la possibilità di designare i Paesi di Origine sicuri; con eccezioni per specifiche parti di territorio e categorie di persone – ha aggiunto -. Inoltre, come proposto dall’Italia, il regolamento contiene anche il riferimento all’anticipazione dell’attuazione di alcune normative contenute nel Patto Migrazione e Asilo; in particolare prevede la possibilità di applicare le procedure accelerate di frontiera: come quelle previste in Albania, ai richiedenti asilo che abbiano una nazionalità con un tasso di riconoscimento del diritto di asilo a livello europeo inferiore al 20%”.

Donzelli: Ci aspettiamo delle scuse

E’ uno schiaffo alla sinistra immigrazionista e alle toghe. Donzelli incalza: ”Dopo aver sentito per settimane e mesi la sinistra raccontare che stavamo andando contro le normative europee; contro la volontà dell’Europa e che il Governo stava sbagliando tutto, adesso ci aspetteremo almeno delle scuse. Abbiamo provato a difendere i confini e la legalità nell’accoglienza; e abbiamo trovato un muro delle sinistre e di alcuni magistrati politicizzati. Che a quanto pare avevano male interpretato anche le norme europee, visto che le stesse norme europee sono quelle che stanno portando l’Europa a considerare paesi sicuri gli stessi che considerava l’Italia”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia. Esulta Carlo Fidanza: “E’ una vittoria politica e giuridica dell’Italia”.

Foti: Linea tracciata dal governo Meloni

“La Commissione europea riconosce il ruolo guida dell’Italia nelle politiche europee su asilo e rimpatri, recependo le proposte avanzate dal governo e confermando la bontà della linea seguita fin dall’inizio dalla premier Meloni”. Così in una nota Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le politiche di coesione. “La Commissione ha proposto di anticipare misure chiave contenute nel nuovo Patto su migrazione e asilo, tra queste la procedura accelerata per le domande di asilo ritenute manifestamente infondate e l’introduzione di una lista comune Ue dei Paesi terzi di origine sicuri. Una lista che ricalca quella già adottata dall’Italia, includendo Paesi come Egitto, Tunisia e Bangladesh al centro di recenti controversie giudiziarie, confermando che sono gli Stati a redigere questi elenchi. Quella italiana si dimostra essere una scelta lungimirante, come dimostra anche il modello dei centri in Albania, che trova una conferma anche a livello europeo. Dispiacerà alla sinistra, che ha sempre criticato queste soluzioni, ma oggi è evidente che l’Europa segue la strada tracciata dal governo Meloni”.

 

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di Gabriele Alberti - 16 Aprile 2025