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“Tanto non serve…”. Ecco la gufata di Lucia Annunziata, triste e avvelenata per il successo del vertice Meloni-Trump

La sinistra che soffre

“Tanto non serve…”. Ecco la gufata di Lucia Annunziata, triste e avvelenata per il successo del vertice Meloni-Trump

Politica - di Redazione - 18 Aprile 2025 alle 09:26

Parla di un set cinematografico, una sorta di “sceneggiata” creata da Trump nello studio ovale per far risaltare se stesso e lasciare alla Meloni solo due minuti di intervista. L’acredine di Lucia Annunziata, giornalista al servizio del Pd dopo la sua “uscita” dalla Rai nell’era meloniana, per approdare all’Europarlamento sotto la bandiera della sinistra, è quella di sempre. Anche a dispetto dei commenti favorevoli al vertice della Casa Bianca arrivati da autorevoli commentatori, anche di sinistra. Lei, invece, dalle colonne di “Repubblica”, fornisce la sua chiave di lettura critica e la sua gufata. “Trump ha anche detto che sarà un nostro alleato finché ci sarà lei a Palazzo Chigi. Parole. La realtà vista alla tv dice altro… Trump ha monopolizzato l’intera conferenza stampa, lasciando a Meloni appena due minuti. La telecamera inquadrava solo lui. Del resto lui concepisce lo Studio Ovale come un set fatto a sua misura… al dunque se l’è dimenticata”.

I veleni di Lucia Annunziata contro Giorgia Meloni

Nessun successo della Meloni, dunque? “A Trump interessa soltanto che l’Italia compri il suo petrolio”. E il summit in Italia, chiesto e ottenuto dalla Meloni? Farà dialogare il presidente Usa con von der Leyen? “Non credo proprio. Intanto l’Europa è più complessa della mediazione di Meloni, la cui influenza a Bruxelles viene enfatizzata dai suoi. Può essere che si incontrino ma non per la mediazione di Meloni. Von der Leyen non è un Capo di Stato ma di una struttura politica tra Stati. Occorre tenere conto della volontà di 27 nazioni”. E qui la gufata è pericolosa…

La Annunziata non si compiace neanche per la coerenza della Meloni sull’Ucraina. “Qui non poteva non smarcarsi da Trump, perché sennò avrebbe chiuso con l’Europa… il vero controcanto a questa narrativa trionfalistica l’ha fatto Giorgetti che ha espresso tutte le sue preoccupazioni sul futuro, a cominciare dai ritardi sul Pnrr”.

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di Redazione - 18 Aprile 2025