
Strage
Tragedia sulla Funivia del Faito: passeggeri sospesi per ore, poi la cabina precipita. Quattro morti e un ferito
Difficili le operazioni di recupero per scarsa visibilità e maltempo. L’impianto era stato appena riaperto e inaugurato una settimana fa. Al lavoro vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri e polizia
Un’escursione da sogno si è trasformata in tragedia a Castellammare di Stabia nei pressi di Napoli. Poco prima delle 15, il cavo trainante della funivia del Faito si è improvvisamente sganciato causando la morte di quattro passeggeri. La fune d’acciaio lunga centinaia di metri è finita su un vecchio traliccio dell’Enel in località Quisisana e su una gru di cantiere nei pressi della stazione d’arrivo. L’intero impianto, che collega in otto minuti la stazione della Circumvesuviana alla vetta del monte Faito, si è arrestato all’istante. Il bilancio provvisorio è drammatico: sarebbero quattro le vittime e un ferito grave.
Le vittime e il sopravvissuto
Tra i deceduti, un operatore dell’Eav – la società che gestisce la linea ferroviaria –, gli altri tutti turisti stranieri: una coppia britannica e una cittadina israeliana.
In condizioni critiche il sopravvissuto, un israeliano, attualmente intubato e ricoverato in rianimazione all’ospedale del Mare di Napoli. La prognosi resta riservata. L’uomo ha riportato diverse fratture agli arti inferiori, ma al momento non sono stati riscontrati danni al cranio o alll’addome.
Cabine bloccate: salvataggi con le funi, passeggeri nel vuoto
A bordo dell’impianto si trovavano sedici passeggeri, suddivisi tra le due cabine: una in salita, l’altra in discesa. Il sistema di sicurezza ha reagito immediatamente, bloccando entrambe le vetture. Le 11 persone, quelle nella cabina a valle, sono state fatte scendere con funi di emergenza e imbracature. L’altra cabina è precipitata. I soccorritori sono tutt’ora impegnati nell’operazione di recupero, resa particolarmente complicata dalla scarsa visibilità, dovuta al maltempo. «Una tragedia», la definisce il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio. Anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è in viaggio per recarsi sul luogo dell’incidente. Intanto, un elicottero continua a sorvolare l’area e diverse ambulanze sono già arrivate sul posto.
Il cordoglio delle istituzioni
“Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, impegnata a Washington per l’incontro con il presidente americano Donald Trump, ha appreso del tragico incidente avvenuto oggi sulla funivia del Monte Faito e desidera esprimere, a nome del governo italiano e suo personale, la vicinanza e le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e ai feriti”, recita una nota di palazzo Chigi.
«Apprendo con profondo dolore della tragedia avvenuta sulla funivia del Monte Faito. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e rivolgo un pensiero di riconoscenza a tutti i soccorritori impegnati». Così in un messaggio diffuso sui social, il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Apprendo con profondo dolore della tragedia avvenuta sulla funivia del Monte Faito. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e rivolgo un pensiero di riconoscenza a tutti i soccorritori impegnati.
— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) April 17, 2025
Ad intervenire anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, esprimendo profondo dolore per le vittime e richiedendo un report dettagliato sull’incidente. «L’obiettivo – si legge in una nota del Mit – è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi». “Seguo con apprensione quanto sta accadendo alla Funivia del Faito, in provincia di Napoli. Sono in costante contatto con il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che sta coordinando la macchina dei soccorsi. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, cui voglio manifestare la mia vicinanza e il mio sentito cordoglio”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Anche il titolare della Cultura, Alessandro Giuli ha espresso il suo cordoglio “con profonda commozione per la tragica sciagura della cabina precipitata a Monte Faito. Un luogo simbolico, quest’ultimo, custode di bellezze naturali, vederlo oggi teatro di una simile tragedia ci addolora profondamente. Alla comunità colpita e a tutti coloro che stanno affrontando le conseguenze di questo dramma va il nostro pensiero più sincero”
Circum bloccata, strada chiusa: la città si paralizza
La stazione ferroviaria di Castellammare è stata immediatamente chiusa. Il cavo sganciato si è abbattuto sui binari, provocando l’interruzione della tratta tra Pioppaino e Sorrento. Una cabina è caduta, L’Eav ha attivato servizi sostitutivi su gomma, mentre la Polizia municipale ha anche ordinato la chiusura della panoramica all’altezza della Reggia borbonica, per motivi di sicurezza.
Solo sette giorni fa la riapertura
Paura, amarezza, sconcerto: ciò che traspare dai volti dei cittadini campani. A rendere tutto ancora più amaro, poi, un dettaglio beffardo: l’impianto era stato appena riaperto – una settimana fa, per la precisione. Una cerimonia ufficiale, con il sindaco Luigi Vicinanza in prima fila, tra sorrisi, applausi e nastri tagliati.
Un precedente tragico nel 1960
Tuttavia, non è la prima volta che la Funivia del Faito fa parlare di sé con il primo incidente mortale della sua storia. Il 15 agosto 1960, la cabina in discesa si sganciò all’altezza del primo pilone e precipitò sui binari della ferrovia. Allora furono quattro le vittime: tra loro, un bambino di nove anni e il manovratore.
La Procura è già pronta ad aprire un’inchiesta
Al momento, l’allarme resta alto: vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri e polizia sono al lavoro per cercare di salvare gli ultimi protagonisti di questa dramatica vicenda.
Nel frattempo, la Prefettura di Napoli segue da vicino l’evolversi della situazione. Al termine delle operazioni di soccorso, sarà la Procura di Torre Annunziata ad aprire un’inchiesta per fare piena luce sull’accaduto.