
Una famiglia distrutta
Trento, uccide il padre per salvare la madre: “La stava maltrattando, l’ho accoltellato”
Tragedia a Mezzolombardo (Tr). Il diciannovenne è stato arrestato: "Ho cercato di rianimarlo, ma era già morto, e ho chiamato i carabinieri”
Una tragedia si è consumata nella notte a Mezzolombardo in provincia di Trento, il 19enne Bojan Panic ha ucciso il padre bosniaco Simun, di 46 anni. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti su posto, il ragazzo avrebbe commesso il reato per difendere sua madre, che stava subendo un’aggressione da parte del marito. Sembrava che non ci fosse altra via”, avrebbe affermato il ragazzo, che è rimasto accanto al cadavere del genitore in attesa delle forze dell’ordine, stando a quanto riferito ds La voce di Bolzano. Il giovane, rimasto sul posto dopo l’accaduto e visibilmente sotto choc secondo Trento today, è stato arrestato in flagranza del reato di omicidio. Attualmente sono in corso gli accertamenti del nucleo investigativo del comando provinciale, impegnati per ricostruire il vero svolgimento dell’accaduto e definire meglio il contesto.
Uccide il padre: “Stava maltrattando la mamma”
Il 19enne è stato arrestato e portato in caserma con l’accusa di omicidio, per poi essere sottoposto all’interrogatorio con il pubblico ministero, Patrizia Foiera. “L’ho accoltellato con un coltello da cucina, stava ancora maltrattando la mamma. Ho cercato di rianimarlo, ma era già morto, e ho chiamato i carabinieri”, ha spiegato il ragazzo durante l’interrogatorio, che secondo La presse avrebbe reagito d’impulso durante la vicenda.
Un paese sotto shock
Secondo le informazioni disponibili, la famiglia era integrata in modo ineccepibile nel tessuto sociale e lavorativo del paese, che adesso è rimasto basito per quanto accaduto. “Deve essere una famiglia che vive qui da qualche anno, ma non li conoscevo”, ha detto il sindaco di Mezzolombardo Michele Dalfovo, citato dal Gazzettino. “Ho ricevuto la notizia tra le 9.30 e le 10 da un giornalista e ho fatto un sopralluogo dove è successo il fatto, in via Frecce Tricolori, in una palazzina vicino al nostro teatro”, ha raccontato ancora il primo cittadino, che ha poi specificato come sulla vicenda ci sia “giustamente” il massimo riserbo.