
Dazi
Trump: «L’Ue è stata molto intelligente a evitare ritorsioni. Nella trattativa la consideriamo un blocco unico»
Il presidente Usa ammette che «ci saranno problemi di transizione», ma si dice certo che «alla fine sarà bellissimo». Fiducioso anche nei confronti della Cina: «Troveremo un accordo»
Donald Trump non ha intenzione di trattare sui dazi con gli Stati europei singolarmente. A chiarirlo è stato lui stesso, nel corso di un incontro con la stampa dopo la riunione del gabinetto del governo. «Consideriamo l’Ue come un blocco unico», ha detto, rispondendo a una domanda sul tema e commentando come «intelligente» la scelta di Bruxelles di evitare ritorsioni e sospendere a propria volta i dazi, dopo il suo annuncio di una tregua di 90 giorni. Dunque, ancora una volta, la linea italiana che da sempre ha sollecitato nervi saldi e una risposta unitaria che puntasse alla negoziazione, evitando l’escalation, si conferma quella più produttiva.
Trump: «Consideriamo l’Ue un blocco unico»
L’Ue, ha ammesso Trump, è stata «molto dura», ma anche «molto intelligente». «Sono stati molto intelligenti, erano pronti ad annunciare la ritorsione e poi hanno sentito quello che abbiamo fatto alla Cina e gli altri, ma poi hanno deciso di aspettare», ha detto il presidente americano, sebbene tornando a lamentare che l’Ue sarebbe «stata formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Usa». «Non do la colpa a loro, ma – ha poi precisato – alle persone che erano sedute a quella scrivania dell’Ufficio Ovale, molti presidenti sono da incolpare, non avrebbero mai dovuto permettere che accadesse».
La Cina? «Sono sicuro che troveremo un accordo»
Trump ha specificato che non esiste una linea di condotta unica sulle trattative, perché «ogni Paese è un po’ diverso: alcuni Paesi hanno certi vantaggi che altri non hanno». Alcuni hanno surplus enormi, come la Cina, altri «non hanno di fatto surplus ma ci colpiscono in altri modi e noi vogliamo affrontarlo». Anche nei confronti di Pechino, comunque, dopo l’annuncio di ieri di dazi al 125%, poi portati al 145%, i toni sono stati più distensivi: «Vedremo quello che succede, ci piacerebbe trovare un accordo». «Io – ha aggiunto – ho un grande rispetto per il presidente Xi. È, nel senso vero della parola, un mio amico da molto tempo e credo che finiremo per trovare una soluzione che sia buona per entrambi». «Stiamo riorganizzando il tavolo, sono sicuro che saremo in grado di andare molto d’accordo», ha detto ancora.
«Ci sarà un costo di transizione, ma alla fine sarà bellissimo»
Anche a una domanda su una possibile proroga della “tregua”, il presidente Usa ha risposto che «dovremo vedere cosa succede». Quanto ai rischi delle sue politiche ha ammesso che «ci sarà un costo di transizione, e problemi di transizione», ma si è detto certo che «alla fine sarà una cosa bellissima». «Ieri è stata una grande giornata, ci saranno sempre difficoltà di transizione, ma è stato il più grande giorno nella storia, nei mercati», ha sostenuto, parlando mentre Wall Street ha cominciato di nuovo a scendere dopo la ripresa di ieri. «Siamo molto felici della direzione in cui sta andando il Paese, stiamo cercando di spingere il mondo a trattarci in modo equo. Credo – ha concluso – che siamo in ottima forma, che stiamo andando molto bene».