
Casa Bianca
Trump prepara accordi su misura per ogni Paese che vuole trattare. Da domani dazi del 104% alla Cina
Stop and go, faccia feroce con Pechino, “se la Cina non sarà gentile con gli Usa”, ma anche il telefono del presidente Trump sempre in ascolto in caso di trattative. Sono le ultime notizie in arrivo dalla Casa Bianca sulla partita dei dazi dopo il terremoto delle Borse. Sarebbero 70 i Paesi nel mondo che hanno già chiesto agli Stati Uniti di negoziare sulle nuove tariffe introdotte dal presidente Usa. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Karolinea Leavitt in un briefing alla Casa Bianca. Incontrando la stampa ha assicurato la disponibilità del presidente e del suo team a parlare con i diversi Paesi, a rispondere alle loro telefonate, dato per “non negoziabile” il principio di risolvere il disavanzo commerciale che ha messo il Paese in crisi per “offrire benefici ai lavoratori americani”. “I dazi sono un aumento delle tasse per i Paesi stranieri e un taglio delle tasse per gli americani”, ha sottolineato.
Trump dà istruzione di fare accordi su misura con i Paesi che vogliono trattare
In mattinata Trump ha incontrato il suo team per il commercio e ha dato istruzioni di fare accordi “su misura” con i Paesi che vogliono negoziare. “L’intera amministrazione – ha riferito la portavoce Leavitt – ha sempre detto che il presidente Trump è disponibile ad alzare il telefono. E a parlare. Questa mattina il presidente ha incontrato il suo team per il commercio e ha indicato di fare accordi commerciali su misura con ogni singolo Paese che chiama questa amministrazione per concludere un accordo”.
Dazi al 104% alla Cina che non molla la presa
Sul braccio di ferro con Pechino, Leavitt ha riferito che il leader tycoon rimane convinto che la Cina debba fare un accordo commerciale con gli Stati Uniti. E che sia un errore rispondere ai dazi introdotti dagli Usa con analoghe misure. “Trump sarà incredibilmente gentile se la Cina sarà disponibile a negoziare”, ha aggiunto. Intanto però nessuno sconto. Dazi del 104 per cento, con l’aggiunta del 50 per cento annunciato da Trump dopo che Pechino aveva varato contro dazi, contro i prodotti cinesi esportati negli Usa entreranno in vigore alla mezzanotte di oggi, ha confermato Leavitt.
Confermata la visita di Meloni il prossimo 17 aprile
Confermata dalla portavoce della Casa Bianca la visita di Giorgia Meloni negli Usa del prossimo 17 aprile. Nel corso dell’incontro con le categorie produttive a Palazzo Chigi, la premier ha posto l’accento nuovamente sul negoziato con gli Stati Uniti. Un obiettivo – ha detto Meloni – “che deve vederci tutti impegnati e a tutti i livelli. Che vede impegnati noi e che impegna me che sarò a Washington il prossimo 17 aprile. Ovviamente intendo affrontare anche questa questione con il presidente degli Stati Uniti”. “La sfida da esplorare è quella che l’Italia è stata tra le prime nazioni a promuovere, e che anche la presidente von der Leyen ha ribadito”, ha detto ancora la premier. La possibilità, cioè, di azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti con la formula ‘zero per zero’. “In questo – ha concluso Meloni – mi pare che ci sia una disponibilità da parte della presidente della Commissione e da parte del Commissario al Commercio che sta trattando”.