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La Ue segue Trump: dazi europei sospesi. Von der Leyen ha capito che la trattativa paga più della “vendetta”
La presidente della commissione Ue accoglie con favore la sospensione annunciata da Trump. "I dazi sono tasse che danneggiano solo le imprese e i consumatori". Ora la Ue si prenderà il 'tempo necessario' per rivedere le contromosse alla luce delle novità
“Un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale”, aveva detto in mattinata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, accogliendo con favore la decisione del presidente Donald Trump di sospendere per 90 giorno i dazi aggiuntivi. I dazi, ripete, “sono tasse che danneggiano solo le imprese e i consumatori. Ecco perché ho sempre sostenuto un accordo tariffario zero a zero tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. L’Unione Europea resta impegnata a condurre negoziati costruttivi con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di raggiungere un commercio senza attriti e reciprocamente vantaggioso”.
Poi, a metà giornata, arriva l’annuncio: anche l’Unione europea congela i contro-dazi per 90 giorni, nel segno della decisione presa dal presidente Usa Donald Trump. “Durante la finalizzazione dell’adozione delle contromisure Ue, che hanno ottenuto un forte sostegno da parte dei nostri Stati membri, le sospenderemo per 90 giorni. Se le trattative non saranno soddisfacenti, le nostre contromisure entreranno in vigore”, ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un post sui social, in merito ai dazi europei ritorsivi entrati in vigore ieri per rispondere ai dazi Usa del 25% su acciaio e alluminio.
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La nuova situazione impone un restyling delle contromisure europee varate ieri: dunque, per ora, scatta la sospensione e la riflessione. “La Commissione europea si prenderà ora il tempo necessario per valutare questo ultimo sviluppo. In stretta consultazione con gli Stati membri e l’industria, prima di decidere i prossimi passi”, spiega un portavoce della Ue. L’entrata in vigore dei primi contro-dazi Ue prevedeva diverse fasi. Il 15 aprile dovevano entrare in vigore i primi dazi su vari prodotti Usa, seguiti da un secondo elenco a metà maggio 2025 e dalla lista completa il 1° dicembre 2025. Le misure sono progressive per consentire un dialogo e possono essere sospese se gli Usa accettano una risoluzione negoziata.