
L'ultima "purga"
Xi Jinping licenzia il “numero due” dell’esercito cinese: è la prima volta in 60 anni di dittatura comunista
Xi Jinping ha licenziato dal suo incarico il generale He Weidong, il numero due dell’esercito cinese e terzo nella gerarchia militare assoluta. Secondo cinque fonti citate dal Financial times, si tratta dell’ultima purga del leader comunista cinese al potere dal 2012, che ha come obiettivo l’eliminazione della corruzione dagli apparati dello stato. Inoltre, il giornale americano ha inoltre sottolineato che un evento del genere non avveniva da 60 anni nella dittatura comunista cinese. Per giunta, Weidong era anche vicepresidente della Commissione militare centrale, guidata da Xi, e tra i 24 componenti del Politburo del Partito comunista cinese. Dal Financial Times qualcuno crede che il militare sia stato interrogato mentre qualcun’altro si limita a dire che non ricopre più l’incarico.
Su di lui si stava concentrando l’attenzione anche della Cnn, dal momento che il militare non compare più in pubblico dall’11 marzo in occasione della cerimonia di chiusura delle ‘Due sessioni’, ossia l’evento politico dell’anno in Cina. Tra i dissidenti del Dragone si vociferava che il generale 67enne fosse a centro di una presunta indagine mentre l’emittente americana ha evidenziato la conoscenza di vecchia data tra He e Xi, sin dall’inizio delle rispettive ‘carriere’ negli anni novanta nella provincia del Fujian.
Xi Jin Ping licenzia il «numero due» dell’esercito cinese: ma non è il primo…
Prima del generale He Weidong, a novembre era stato sospeso l’ammiraglio Miao Hua, un altro componente della Commissione militare centrale sotto inchiesta per presunte «violazioni gravi della disciplina». La precedente accusa viene spesso tradotta in «corruzione»: non a caso, secondo le fonti citate dal Financial times sembra che la rimozione dal ruolo di He sia dovuta proprio a una sospetta corruzione. Anche se l’evento della sfiducia nei confronti del «numero due» dell’esercito cinese risulta piuttosto singolare, negli ultimi due anni il segretario del Partito comunista cinese ha sollevato dall’incarico due generali della forza missilistica, due ministri della Difesa e un ministro degli Esteri.
«Le intenzioni di Xi sono serie», parla un esperto di politica cinese
Neil Thomas, esperto di politica cinese dell’Asia Society Policy Institute, ha spiegato come il caso di He Weidong sia il primo che riguarda un numero due della Commissione militare centrale in servizio, dopo i fatti che interessarono il generale He Long nel 1967. «Il fatto che Xi possa epurare un vicepresidente della Commissione militare centrale dimostra quanto sia serio sul voler rimuovere la corruzione nel mondo militare», ha sottolineato Thomas, che ha poi precisato come l’obiettivo del leader cinese sia quello di «trasformare l’Esercito popolare di liberazione in una forza di combattimento efficace oltre i confini della Cina ma anche in uno strumento al completo servizio della sua agenda interna».