Bonelli esalta i blocchi stradali: “Li facevo anche io, basta fascismi!”. E Cruciani scoppia a ridere

1 Ott 2024 17:53 - di Redazione

Il ddl Sicurezza è stato tra i temi trattati ieri sera nel corso di Quarta Repubblica, condotta da Nicola Porro, su Rete4. E non sono mancati momenti di comicità involontaria, come quando è stata mandata in onda un’intervista al leader dei Verdi Angelo Bonelli, che ha difeso perfino il diritto di bloccare il traffico per strada da parte dei giovani, contro i quali – a suo avviso – il governo fascista avrebbe scritto le nuove norme. “Il ddl Sicurezza è una svolta autoritaria e fascista nel nostro paese, manda in carcere i lavoratori che protestano perché perdono il loro posto di lavoro. Sappiano le famiglie che per i loro figli che protestano per una scuola migliore e bloccano le strade, come tante volte ho fatto io, c’è il carcere”, ha detto in piazza qualche giorno il leader di Alleanza Verdi Sinistra.

E in studio passano le immagine di un esagitato Bonelli, al quale segue l’ironia di Giuseppe Cruciani. “Sono frasi che fanno ridere, fa ridere questa roba, altro che fascismo, solo poche ore prima c’era stata una manifestazione dove gridavano ‘Meloni in Siberia’, la svolta fascista autoritaria fa ridere, si confonde il divieto di manifestare che ci sarà sempre e comunque con il fatto che devi chiedere un autorizzazione, il problema è quello dell’ordine pubblico, chi va in piazza spesso spera quasi di essere menato…”.

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