Il busto di Mussolini torna a Cesenatico (col divieto di mostrarlo in pubblico)
Non cessano le polemiche sui busti in bronzo di Benito Mussolini e di Vittorio Emanuele III: arriveranno a Cesenatico ma non saranno esposti in pubblico. Lo ha annunciato il sindaco Roberto Buda, in una conferenza stampa tenuta con la giunta di centrodestra per zittire gli attacchi pretestuosi che da giorni arrivano dalla sinistra, che trova ogni occasione – anche artistica – per sollevare polveroni e alzare i soliti muri ideologici. I busti furono tolti nel 1945 dall’ingresso dell’allora ospedale Eca di Cesenatico, spostati più volte e finiti nel 1990 in un magazzino dell’Ausl a Cesena. Come da copione contro l’iniziativa è stata indetta una manifestazione di protesta da Anpi, Pd, Pri, M5S, Idv, Sel, Prc, Pdci, Rc, con l’adesione di Cgil, Cisl e Uil. Buda ha ricordato che l’idea di riportare a Cesenatico i due busti era stata sostenuta anche dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra: «A noi – ha sottolineato il sindaco – non piace il clima ideologico di questi giorni, siamo moderati e riteniamo che la storia vada studiata e non distrutta. L’idea di riportare i busti fa parte di una mostra su Cesenatico nel Novecento con tanto materiale, foto e quadri anche di valore. È il termine di un percorso iniziato anni fa da alcuni miei predecessori», anche del centrosinistra, ha precisato. Gli attacchi sono da “campagna elettorale”, ha poi affermato: «Nessuno si è stracciato le vesti» per il progetto europeo Atrium con cui la Provincia e alcuni Comuni valorizzano le architetture del Ventennio in Romagna, anche a Cesenatico, che ne è pieno (Grand Hotel, Biblioteca comunale, Colonia Agip, ville Capecchi e Placucci). Quanto poi all’attore romagnolo Ivano Marescotti (atteso per uno spettacolo il prossimo primo marzo) che ha lanciato un aut aut all’amministrazione comunale: «O il busto di Mussolini o il mio spettacolo», Buda ha assicurato: «Gli parlerò e mi chiarirò». Difficile e inutile chiarirsi con un attore politicamente schierato, che è arrivato persino a dire: «Sputerò sulla statua del Duce». Parole che di per sé fotografano il personaggio.