Le Radio Alternative degli anni ’70: venerdì all’Irish Pub “Doolin” di Latina
Quando la destra guascona e pioniera “occupava” l’etere. Venerdì alle ore 18 lo scrittore massese Alessandro Alberti sarà a Latina ospite dell‘Irish Pub Doolin (via Adua ) per presentare il suo volume Radio Alternative – La Destra che comunicava via etere (Eclettica edizioni, 312 pagine, 16 euro). Un lavoro prezioso e complesso che ripercorre una stagione speciale della destra giovanile italiana alla ricerca di nuovi spazi, un saggio difficile perché, come avverte l’autore, nessuno si preoccupò mai di tenere un archivio, un registro, una cronologia delle decine e decine di radio libere anticomuniste e nazionalpopolari, che alla fine degli anni ’70 pullulavano in giro per l’Italia. Dalla più celebre, Radio Alternativa a Roma nella sede di via Sommacampagna, creatura di Teodoro Buontempo, a Radio University, animata dal Fronte della Gioventù milanese, a Radio Immagine a Latina, appunto. A unire in un abbraccio ideale tutte le emittenti alternative c’erano il volontariato, la fantasia, la voglia di cimentarsi su un terreno ostile e appannaggio dei rossi con l’obiettivo di spezzare il monopolio della comunicazione gestita dalla Rai e dalla sinistra. L’occasione si presentò in occasione del primo Campo Hobbit, il raduno giovanile che si tenne a Montesarchio, in provincia di Benevento, nel giugno 1977.
Per uscire dal ghetto
L’evento di Latina è promosso da Ferdinando Parisella, patron del locale e tra gli ispiratori di Radio Immagine (che nacque prima del Primo Campo Hobbit grazie anche all’opera del giornalista e deputato missino Gianni Mastrangelo), che dalla sua pagina Facebook gioca sulla suspense e promette un retroscena sulla Latina del 1977. “Il libro è una ricerca di grande valore che racconta un momento di particolare fermento della destra giovanile in Italia. Le radio alternative – scrive Parisella – furono un tentativo, in buona parte riuscito, di fuoriuscita dal ghetto, da un lato; e palestra per tanti ragazzi del Fronte della Gioventù, dall’altro. Oltre all’autore del saggio parteciperanno all’incontro Cristiano Coccanari, responsabile di Radio Bandiera Nera e Claudio Mangani fondatore di Radio Immagine.
Cuore e mezzi di fortuna
Era il 1976 quando er Pecora “occupava” a Roma la sede del Fronte della Gioventù di Sommacampagna per mettere in piedi Radio Alternativa. Mezzi di fortuna, insonorizzazione casareccia, l’antenna aggrappata a Monte Cavo, un trasmettitore militare riadattato. A Somma si fa una radio di parola, molte rassegne stampa, filo diretto con gli ascoltatori (non solo di destra): casalinghe, operai, gruppi di fabbrica, è una voce interclassista. E poi le note di Musica Alternativa. Siamo negli anni in cui la comunicazione di destra è impensabile, i missini (giovani e attempati) sono considerati “topi di fogna”, il senso di solitudine, la cultura della riserva indiana, subìta e accettata, sembra avere il sopravvento. Nel volume c’è “il ricordo struggente di personaggi che hanno dato se stessi per farle nascere e sopravvivere – scrive Alberti nella prefazione – come Teodoro Buontempo, ricordato da sua moglie Marina Vuoli. Ma anche Michele Di Fiò, grande protagonista e autore di Musica Alternativa, che ebbe il grosso merito di tentare di organizzare le emittenti nel cosiddetto Circuito Radio”.