Il cemento italiano è in crisi e si vende ai tedeschi: altro segno del declino
Dopo oltre un secolo la famiglia Pesenti esce a sorpresa da Italcementi. Il consiglio d’amministrazione di Italmobiliare, la holding presieduta da Giampiero Pesenti, ha deciso di accettare l’offerta del gruppo tedesco Heidelberg per rilevare il 40% del gruppo in cambio di 1,57 miliardi di euro e di una quota del capitale del primo produttore tedesco di cemento di cui la famiglia Pesenti diventa il secondo socio. L’operazione prevede il lancio a Piazza Affari di un’offerta di acquisto e scambio sulla quota residua di Italcementi, al prezzo di 10,60 euro per azione, lo stesso riconosciuto a Italmobiliare.
Addio cemento italiano: il colosso tedesco è una multinazionale europea
L’operazione segna un altro importante passo avanti nel processo di consolidamento in corso nel settore culminato un mese fa con la maxi-fusione da 41 miliardi di euro tra i colossi Holcim e Lafarge. Una nota di Italmobiliare aggiunge che il prezzo rappresenta un premio del 70,6% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 3 mesi, per un valore complessivo di 1,666 miliardi di euro. Successivamente al closing dell’operazione, HeidelbergCement sarà tenuta a lanciare un’Opa obbligatoria per cassa sul restante capitale di Italcementi al medesimo prezzo pagato a Italmobiliare.
Italcementi venduta al gruppo tedesco Heidelberg: addio cemento italiano
L’accordo, come detto, prevede l’assegnazione a Italmobiliare, come parte del corrispettivo di acquisto, di una quota del capitale di HeidelbergCement, a scelta di Italmobiliare, compresa fra il 4% circa e il 5,3% – tramite aumento di capitale riservato – che corrisponde a un controvalore di 560 e 760 milioni di euro. Con questa partecipazione Italmobiliare diverrà il secondo azionista industriale di HeidelbergCement, con un rappresentante all’interno del consiglio di sorveglianza. Italmobiliare, nell’ambito della stessa operazione, si impegna ad acquistare da Italcementi le attività nel settore delle energie rinnovabili (Italgen) e nell’eprocurement (BravoSolution), oltre ad alcuni immobili. Al closing dell’operazione, Italmobiliare potrà contare su circa 670-870 milioni di euro di cassa, in funzione della quota sottoscritta in HeidelbergCement”, si legge su “Il Corriere della Sera”.