Fitto si ispira a Cameron e “ruba” il leone dei Tories per il nuovo partito
Tutto è pronto per il lancio del nuovo partito di Raffaele Fitto. Anche il simbolo, a quanto pare. Affaritaliani.it ne dà comunicazione con una nota. Il 16 luglio il parlamentare europeo, ex ministro ed ex governatore della Puglia, dopo aver abbandonato Forza Italia, in aperto dissenso con la linea del “Nazareno” e le aperture di Berlusconi nei confronti di Renzi sulle riforme istituzionali e su quella elettorale, presenterà il nuovo movimento, “Conservatori e riformisti“.
Fitto e il modello dei Tories britannici
Presso l’aula dei gruppi alla Camera, si terrà una prima assemblea fondativa, con ospiti nazionali e internazionali. E’ attesa una delegazione dei Tories britannici. Proprio al partito conservatore di David Cameron intende ispirarsi la nuova formazione politica che va aumentare la galassia del centrodestra italiano. Una frammentazione, quest’ultima, che segue alla implosione di quel che fu il Pdl nato dalla fusione tra Alleanza Nazionale e il partito di Berlusconi. Di scissione in scissione, dopo la fuoriuscita di Alfano e la nascita di Ncd, la diaspora di An e la nascita di Fratelli d’Italia, la “ropture” di Mauro e la nascita di Area Popolare, in cui è confluito anche quel che restava dell’Udc, le nuove sigle sul versante del centrodestra non si contano più. L’animus dividendi prevale.
Fitto “ruba” anche il logo a Cameron
Quanto al simbolo di “Conservatori e riformisti”, Fitto non ha trovato di meglio che emulare in tutto e per tutto il partito di Cameron: nel logo ci sarà il leone (emblema dei Tories) e il colore sarà blu. L’unica differenza rispetto allo storico partito d’Oltremanica, ci sembra di capire, sta proprio nel binomio usato per mettere insieme due termini, Conservatori e Rifornisti, termini che finora, da noi in Italia, sono stati sempre usati (soprattutto nella vulgata della sinistra) per contrapporre mondi ideologicamente separati e visioni differenti. Come se la sinistra non potesse mai essere conservatrice, ma soltanto riformista per antonomasia. Mentre la destra, sempre secondo quella vulgata, non possa che definirsi Conservatrice. Ora Fitto, a quanto pare, vuol tentare almeno,nel nome, di scompaginare questo assioma, diventato ormai un luogo comune. Sarà interessante capire se, oltre il nome, non si pecchi troppo di eccesso in anglofilia. Un rischio da evitare. Con tutto il rispetto per Cameron e i Tories.