Jihadisti in casa nostra: espulso un altro supporter dell’Isis
Era in Italia dal 2001 con un regolare permesso di soggiorno, Mevait Kokora, il cittadino kosovaro espulso perché accusato di aver fatto propaganda per l’Isis. L’uomo viveva a Udine e dalle indagini è emerso che, pur se era in Italia da tanti anni, non si era mai integrato.
Reclutamento e campi militari
Il 31enne aveva quindi abbracciato l’ideologia jihadista, intessendo rapporti con persone attestate sulle stesse posizioni radicali. Secondo quanto accertato, Kokora negli anni avrebbe aumentato le proprie convinzioni integraliste, influenzato da guide spirituali fondamentaliste balcaniche. L’uomo avrebbe anche partecipato a un campo di addestramento in Turchia, propedeutico a una successiva partenza per andare a combattere in Siria. In Italia avrebbe condotto azioni di proselitismo per reclutare combattenti, anche nelle moschee friulane. Rintracciato durante un controllo nei pressi di un luogo di culto islamico di Udine, Kokora è stato accompagnato a Venezia da dove è stato imbarcato su un volo per il Kosovo.
Il caso dei jihadisti umbri
Si tratta del secondo caso in due giorni di cittadini stranieri espulsi perché risultati impegnati in azioni di propaganda e affiliazione all’Isis. L’altro giorno il decreto di allontanamento aveva colpito una coppia di coniugi albanesi residenti nella provincia di Perugia. Anche in questo caso si trattava di persone con regolare permesso di soggiorno.