Due marocchini aggrediscono e rapinano un ragazzo: «Se parli, sono guai»
Due marocchini di 19 e 20 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai carabinieri di Busto Arsizio per aver rapinato un ragazzino di 15 anni a Rescaldina (Milano). Lo stesso ragazzino ha seguito i suoi aggressori per dare il tempo ai militari di raggiungerlo ed arrestarli. Incrociato l’adolescente che stava percorrendo un sottopassaggio ferroviario i due marocchini lo hanno minacciato per farsi consegnare le cuffie del valore di oltre centocinquanta euro. «Se parli ti troviamo e sono guai», hanno detto al ragazzino che, però, appena i due si sono allontanati a bordo di un treno regionale, li ha seguiti e ha telefonato al 112. Scesi alla fermata successiva i due malviventi sono stati arrestati.
Non solo i due marocchini, imperversano anche la baby gang
Quella dei marocchini è l’ennesima violenza, Ma gli episodi si allargano a macchia d’olio. Un italiano di 19 anni e un albanese di venti erano alla guida di una baby gang di rapinatori ragazzini, molti dei quali minorenni, che agiva sui treni del Cuneese. Questa l’accusa mossa ai due giovani arrestati dalla polizia ferroviaria su disposizione del tribunale di Torino. La banda colpiva sulle tratte Torino-Cuneo e Bra-Cavallermaggiore. I rapinatori avvicinavano i passeggeri, per lo più ragazzi e adolescenti, raccontando che erano “poveri orfani” bisognosi di aiuto, li circondavano e poi si portavano via telefonini e denaro (in genere pochi spiccioli). Ai due arrestati viene contestato il coinvolgimento, con il ruolo di leader, in quattro colpi commessi fra gennaio e febbraio. Le indagini sono in corso per identificare gli autori materiali.