Per la prima volta Trump sorpassa la Clinton a livello nazionale: 41 a 39
Donald Trump sorpassa Hillary Clinton a livello nazionale: lo afferma un sondaggio Rasmussen secondo cui per la prima volta da ottobre il tycoon è in testa in una ipotetica sfida finale per la Casa Bianca con il 41% contro il 39% dell’ex first lady. Nel mese di marzo la Clinton era a +5%. Intanto, mentre è in corso il voto in Indiana, una proiezione SurveyUSA afferma che Trump ha un vantaggio del 34% sul rivale alle primarie repubblicane Ted Cruz in California (54% contro 20%). Il mese scorso il distacco era solo di 12 punti percentuali. Da tempo comunque gli elettori americani sono convinti che Donald Trump e Hillary Clinton saranno i due sfidanti per la corsa alla Casa Bianca: secondo un sondaggio di Cnn e Orc, l’84% degli elettori ritiene che Trump conquisterà la nomination repubblicana e l’85% ritiene che Hillary sarà la candidata democratica. Fra gli elettori repubblicani, il 91% è convinto che Trump sarà il candidato del partito. Ma se nessuno dovesse arrivare alla convention con il numero dei delegati necessari per la conquista della nomination, il 60% dei repubblicani ritiene che i delegati dovrebbero votare per il candidato che ha riscosso maggiore sostegno alle primarie.
Gli americani pesano che la sfida sarà Trump contro Clinton
Seggi aperti intanto in queste ore per le primarie in Indiana, uno Stato della Corn Belt (cintura del mais) abitato per il 90% da bianchi e con una economia a pieno regime. I favoriti dei sondaggi, i frontrunner repubblicano e democratico, Trump e Clinton, cercano di consolidare le loro posizioni e chiudere i giochi per la nomination alla Casa Bianca. Per il senatore del Texas Ted Cruz è l’ultima occasione per tentare di sbarrare la strada al tycoon sottraendogli delegati per arrivare così a una convention contestata: il voto sarà anche un banco di prova dell’efficacia della sua alleanza anti-Trump con il terzo candidato repubblicano, il governatore dell’Ohio John Kasich, che ha rinunciato a fare campagna in Indiana ottenendo in cambio di avere campo libero in Oregon e New Mexico. Per i repubblicani ci sono in palio 57 delegati, assegnati con il sistema winner-take-all (chi vince piglia tutto). Sul fronte democratico sono in ballo 92 delegati, attribuiti in modo proporzionale. Hillary appare così sicura di vincere contro Bernie Sanders che è andata in Ohio, e non in Indiana: l’ex segretario di Stato è ormai concentrata sul futuro duello con Trump, ma potrà testare la sua capacità di far presa anche sull’elettorato bianco della working class, finora schierato prevalentemente con il senatore del Vermont.