Marine Le Pen: «Vincerò io nel 2017, gli altri hanno fatto solo formidabili disastri»

17 Set 2016 17:07 - di Antonio Pannullo

In vista della corsa all’Eliseo del 2017, la presidente del Front National, Marine Le Pen, fa sapere di non aver paura di nessun altro candidato. «Solo il loro bilancio è spaventoso», ha ironizzato parlando con i giornalisti a Fréjus, come riferisce il sito di Le Figaro. Le Pen si è inoltre rifiutata di fare pronostici per il secondo turno delle presidenziali, al quale secondo la maggior parte dei sondaggi sarà proprio lei a vedersela con un altro candidato, della gauche o del centrodestra, così come capitò al padre Jean-Marie nel 2002: «Non esiste una scienza delle elezioni presidenziali, saranno i francesi a scegliere chi andrà al secondo turno», ha risposto. Lei crede fermamente nelle sue possibilità. «Quello che mi favorisce è che io sono completamente libera. non difendo alcun interesse particolare, e sono libera anche dentro il mio movimento». Per La leader del Front National «questa elezione influenzerà i prossimi 20 o 30 anni». In questo momento storica la Le Pen ritiene che le sue sue probabilità sono più forti che mai, malgrado i “gufi”: «Con la nomina di Donald Trump negli Stati Uniti, o la Brexit, agli analisti politici dovrebbe tornare a un po’ di modestia, perché c’è una consapevolezza globale su quanto sta accadendo», ha detto.

La Le Pen espone il programma per Eliseo 2017

Una consapevolezza che potrebbe consentire a Marine Le Pen di triplicare il numero di voti del Front National, che ne ha attualmente circa 6 milioni (per vincere le presidenziali sono necessari circa 17 milioni di voti). A questo proposito la Le Pen ha posto diversi interrogativi: «Le presidenziali pongono agli elettori diverse opzioni: domani saremo ancora una nazione? Avremo ancora un Paese laico e indipendente? Quale sarà il ruolo delle donne in futuro?». La Le Pen, che sta parlando a Fréjus, ha nominato il sindaco e senatore del Fn David Rachline come responsabile della campagna. «La città è un esempio di successo dei sindaci del Front National», insiste Marine Le Pen. Rachline infatti ha il pedigree perfetto: attivista storico, si è unito al Front al tempo di Jean-Marie Le Pen ed è un elemento rassicurante per la vecchia guardia. David Rachline incarna politicamente il “ponte” tra le città e la provincia rurale francese. Per Steeve Briois, sindaco di Henin-Beaumont, realizzatore di una statuto comunale contro l’accoglienza dei clandestini, «ci sarà un fulmine Marine Le Pen nel 2017. Il socialista Hollande è ormai tagliato fuori dalla sua base popolare». Nel suo discorso, la leader del Front National ha detto tra l’altro che secondo un recente sondaggio solo il 11% dei francesi oggi considera l’immigrazione come una possibilità per la Francia».

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