Ormai è certo, la Raggi dirà no a “Roma 2024”. L’ira del Coni

8 Set 2016 18:55 - di Redattore 92

«Impossibile. La sindaca Raggi ha sempre detto che avrebbe prima incontrato Malagò e Pancalli e finora, nonostante una richiesta formale scritta, non è stato fissato alcun incontro». Fonti qualificate del Coni reagiscono così al no che trapela dalla Giunta Raggi ai Giochi di Roma 2024. «E poi, sempre la sindaca, aveva garantito a Pancalli che se ne sarebbe parlato dopo le Paralimpiadi. Per cui la notizia è paradossale». «La notizia è paradossale – aggiungono -, in quanto se vera sarebbe un affronto agli atleti che stanno gareggiando a Rio e per i quali le Paralimpiadi a Roma sarebbero l’unica possibilità per rendere accessibile la Capitale».

Di Battista aveva anticipato il no secco a Roma 2024

A dare l’indiscrezione, l’Ansa, l’agenzia di stampa dal quale proviene l’attuale portavoce del sindaco. «La Giunta Raggi non cambia idea sulla possibilità che Roma organizzi le Olimpiadi tra otto anni e quindi dice no». Lo spiega all’agenzia una fonte qualificata del Campidoglio. «È previsto – spiega ancora la fonte – che la prossima settimana la sindaca di Roma faccia l’annuncio ufficiale in una conferenza stampa». Il no “secco e chiaro” alle Olimpiadi era già stato anticipato a Nettuno nel corso del comizio del Movimento 5 Stelle con Grillo, Di Battista e Di Maio. «Sono convinto – ha anticipato su Facebook Alessandro Di Battista – che questo accanimento senza precedenti sui problemi che abbiamo a Roma (ovvio che ce ne sono ma vi aspettavate il contrario?) sia legato al referendum e anche al tema delle olimpiadi. Ovviamente dobbiamo sistemare alcune cose, correggere alcuni errori che inevitabilmente si fanno e ripartire compatti magari con un NO alle olimpiadi da far tremare tutti i palazzi del potere!».

Alemanno: il no a Roma 2024 una pietra tombale sulla giunta Raggi

«La rinuncia ufficiale della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 è un diversivo con cui la Raggi cerca di uscire dalla terribile crisi in cui bugie e divisioni del suo movimento l’hanno trascinata». Lo afferma in una nota l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. «È una scelta autolesionista e pesantemente negativa per Roma, che priva la nostra città di un’opportunità storica per attrarre investimenti pubblici e privati – continua Alemanno – che potrebbero portare lavoro e migliorare tutte le infrastrutture cittadine. Il rischio di corruzione e di spreco di risorse sono alibi per non affrontare una sfida su cui si potrebbero concentrare le migliori energie di Roma e dell’Italia e con cui il M5S potrebbe dimostrare se è all’altezza di portare trasparenza e onestà nelle procedure pubbliche. Chi non ha il coraggio di mettere Roma al centro dell’attenzione mondiale non merita di governarla». «Questa scelta, più di ogni bugia o di ogni leggerezza amministrativa – conclude Alemanno – è la vera pietra tombale sull’amministrazione Raggi. Se verrà confermata non ci sarà più alcun motivo che impedisca ai romani di liberarsi al più presto da questa sciagura politica».

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