Asmara patrimonio dell’umanità: l’Unesco premia la piccola Roma del Duce (foto)
L’Unesco ha dichiarato Asmara, capitale dell’Eritrea, patrimonio dell’umanità, durante la sessione in corso a Cracovia, in Polonia. “Asmara, a Modernist City of Africa” è il primo sito Unesco nel Paese del Corno d’Africa. L’iscrizione di Asmara (la piccola Roma) tra i siti Unesco “è un grande risultato per gli eritrei in particolare e per il continente africano in generale”, perché “riduce la sottorappresentanza del patrimonio moderno dell’Africa nell’elenco del Patrimonio mondiale”, ha detto l’ingegnere Medhanie Teklemariam, responsabile dell’Asmara Heritage Project, lanciato nel 2014 dalle autorità eritree per la candidatura Unesco. Ad Asmara convivono infatti varie forme d’architettura: dal modernismo e dal razionalismo italiani novecenteschi allo stile più turchesco ed orientaleggiante ottocentesco, passando per tutto quello che c’è nel mezzo. Certe infrastrutture ed opere, come il FIAT Tagliero o il Cinema Impero, sono note in tutto il mondo, perfettamente conservate, e a buon diritto meritano la considerazione dell’Unesco.
Ad Asmara il tempo si è fermato al Ventennio
Primo centro di colonizzazione italiano in Africa, Asmara è stata per il Duce la connessione con il suo nuovo Impero Romano – e il suo centro amministrativo della sua Orientale Italiana africana. Chiamò, infatti, la città la “Piccola Roma” – la Piccola Roma d’Africa. Nell’ex colonia italiana, tutt’oggi punteggiata da insegne in italiano, gli architetti dell’epoca fascista riportarono lo stile razionalista del Ventennio reinterpretandolo liberamente. Sono nati così edifici come la stazione di servizio Fiat Tagliero, inno al futurismo con la sua forma d’aeroplano e le due ali autoportanti, i cinema Impero e Roma in stile art deco, descritti in queste immagini girate dai fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni. Un gioiello modernista che da oggi è iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.