In Italia 100mila falsi fisioterapisti. Ecco come evitarli
Sono stimati in circa 100mila i fisioterapisti abusivi in Italia. Il dato viene fornito dall’Aifi, l’associazione italiana fisioterapisti, che lancia la campagna #LeManiGiuste per consentire ai cittadini di riconoscere i veri professionisti.
I fisioterapisti chiedono un Ordine professionale
«È difficile tracciare un numero preciso dei fisioterapisti abusivi, si stima che possano essere circa il doppio rispetto ai veri professionisti che, dai dati in nostro possesso, sono circa 60-65mila», ha rivelato il presidente Aifi, Mauro Tavarnelli, mettendo in guardia dalla «quantità abnorme di pubblicità ingannevole, le locandine sui pali della luce che promettono di curare tutti i mali, millantando fantomatici corsi». Così, in vista della Giornata mondiale della fisioterapia, che si celebra l’8 settembre, l’Aifi, «l’unico ente certificatore privato» del settore, ha deciso di mettere in campo una azione straordinaria contro gli abusivi, che si affianca al lavoro che viene già svolto abitualmente. «Se un cittadino non è in grado di effettuare il controllo sui titoli di studio – ha spiegato ancora Tavarnelli – può rivolgersi alla nostra associazione, verificando anche sul nostro sito. Accade spesso anche con amministrazioni pubbliche o enti assicurativi che ci contattano per verificare se un titolo è valido». L’operazione però «spesso è complicata, soprattutto quando si tratta di titoli vecchi o stranieri, per questo – ha detto ancora il presidente dell’Aifi – chiediamo a gran voce un Ordine professionale».
Una campagna per riconoscere #LeManiGiuste
Intanto, però, i cittadini che hanno bisogno di cure possono contare su #LeManiGiuste, nome scelto perché «deve dare l’idea di affidarsi alle mani più corrette per risolvere la nostra problematica, senza cadere nella rete di personaggi non abilitati a farlo. L’obiettivo è far capire alle persone che cosa fanno le “mani giuste” e come riconoscerle». «La fisioterapia – ha ricordato ancora Tavarnelli – è una pratica sanitaria e una persona che si improvvisa professionista può fare danni gravi». L’iniziativa di informazione dell’Aifi si svilupperà su diversi canali di comunicazione, come social network e locandine. Saranno i FisioTipTop, cartoline illustrate distribuite in tutta Italia, ad avere il compito di informare il cittadino con consigli pratici e chiarimenti. «Le cartoline – ha detto la segretaria nazionale Aifi, Alessandra Amici – saranno 58, una per ogni anno dell’associazione. L’8 settembre lanceremo anche un video sui social». Inoltre, l’Aifi ha siglato un accordo con Federfarma, in base al quale «i fisioterapisti che lo vorranno saranno presenti nelle farmacie per spiegare le motivazioni per cui si fa la fisioterapia e illustrare la campagna. Verranno distribuiti opuscoli, consigli sui problemi della schiena nei bambini e su problemi di incontinenza delle donne in seguito a interventi chirurgici».