La morte di Niccolò, Forza Italia chiede l’estradizione del killer ceceno
«Riteniamo necessario che di fronte alla brutale aggressione che ha causato la morte del nostro connazionale Niccolò Ciatti il governo e le istituzioni italiane si attivino con immediatezza perché sia fatta giustizia». Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani, e il senatore azzurro Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. «In circostanze come queste -ricordano- la competenza cade sulla Procura della Repubblica di Roma e sul ministero della Giustizia. Emergono particolari inquietanti sia sulla dinamica dei fatti che sulle generalità degli aggressori. Pare che siano russi e ceceni richiedenti asilo politico in Francia e che solo uno di loro sia ancora sottoposto a fermo, mentre gli altri due già sono stati messi in libertà. Noi ne chiediamo l’estradizione perché non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un delitto così efferato. Chiediamo che la Procura di Roma e il governo italiano per quanto di loro competenza si attivino senza ulteriori esitazioni».
Il tragico video dell’esecuzione di Niccolò Ciatti
Quella di Niccolò Ciatti, come emerge dal video della morte, è stata una vera a propria esecuzione. Il ragazzo, già ferito a terra che viene “terminato” con un calcio alla testa da Rassoul Bissoultanov, ceceno, classe 1993, residente a Strasburgo assieme ai suoi due amici, Movsar Magomedov (1991) e Khabiboul Khabatov (1996), anch’essi ceceni. Questi ultimi due sono già stati scarcerati dalle autorità spagnole, come si vede nella foto pubblicata da Affari Italiani nell’articolo di Marco Zonetti. A che titolo hanno avuto l’asilo politico in Francia i tre cittadini ceceni? Questo è uno dei tanti misteri non chiariti della vicenda e dell’identità dei protagonisti del delitto Ciatti.
Veglia di preghiera a Scandicci per Niccolò Ciatti
Sandro Fallani, sindaco di Scandicci, il comune del fiorentino dove viveva Niccolo’ Ciatti, si unirà stasera ai genitori del ragazzo nella veglia di preghiera prevista alle 21 nella chiesa “Gesù Buon Pastore” nella zona di Casellina. «Come Comune stiamo facendo le pratiche per il rimpatrio della salma”, continua il sindaco spiegando che forse domani si saprà il giorno in cui il feretro potrà fare rientro. Per il giorno dei funerali, continua Fallani, «sarà proclamato il lutto cittadino».