Fiano, il web non perdona. E lo ridicolizza con vignette e post beffardi
Sbeffeggiato. Deriso e messo alla berlina. Ridicolizzato. Emanuele Fiano, autore del disegno di legge che mette all’indice il saluto romano e i gadget sul Ventennio prevedendo pene severe per chi violerà la norma (approvata dalla Camera ma non ancora dal Senato) se e quando mai entrerà in vigore, è riuscito comunque a diventare bersaglio di scherzi, lazzi e vignette del web. Che si è mobilitato massicciamente per prendere in giro il responsabile sicurezza del Pd.
C’è chi lo ritrae in camicia nera e divisa da perfetto fascista mentre esegue, sorridente, un impeccabile saluto a braccio teso sotto la scritta, impertinente, “Fiano Romano“. E chi, invece, si diletta ad elencare quelle che saranno, inevitabilmente, le prime, inconsapevoli, vittime della norma liberticida: dal giardiniere che “fa di tutta l’erba un fascio” a quattro adolescenti che si permettono, impunemente, di continuare a giocare a “calcio balilla” nonostante il divieto, dalla donna che fa cenno a un taxi di fermarsi e, inavvertitamente, alza il braccio teso al contadino che, in barba alla legge, osa mietere il grano a petto nudo. Fino ai ragazzi di Foro 735. Che sotto l’obelisco del Foro Mussolini srotolano, sfacciati, lo striscione: «Apri bocca e gli dai Fiano». Se Fiano e il Pd volevamo far ridere, ci sono riusciti perfettamente. Negli anni ’70 lo slogan più in voga a sinistra era «una risata vi seppellirà». Ecco, appunto.