Ci siamo arrivati: la cannabis a uso medico distribuita nelle farmacie
Insomma, ci siamo arrivati: la cannabis a uso medico sarà distribuita dalle farmacie, potrà essere prodotta da più istituti (non solo lo stabilimento militare di Firenze), e le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore siano a carico del servizio sanitario nazionale. Le misure sono state inserite nel decreto legge collegato alla manovra, nel corso dell’esame in commissione Bilancio. La norma sulla produzione e trasformazione della cannabis a uso medico trasforma in legge il percorso intrapreso dai ministeri della Salute e della Difesa, per ”garantire la disponibilità in Italia della sostanza a uso terapeutico già prodotta a Firenze dallo stabilimento chimico-farmaceutico militare”. “Questa misura – spiega il relatore Lai – non incide sul bilancio del fondo sanitario nazionale, in quanto il costo complessivo di 2,3 milioni di euro viene a carico dei fondi di riserva del Mef”. Nel dibattito in commissione, attraverso emendamenti di Pd, M5s e Mdp, ”la norma è stata ulteriormente integrata per ottenere numerosi obiettivi”. Con due emendanti Pd-Mdp si è autorizzato il ministero della Salute a ”estendere ad altri enti e imprese la possibilità di trasformazione e coltivazione di ulteriori quote di cannabis ad uso medico, secondo le procedure già previste dallo stabilimento militare di Firenze”. Questi enti e imprese, ulteriormente autorizzati, ”hanno l’obbligo di operare secondo le good agricoltural and connecting practices (Gatp)”, spiega il relatore. Sono poi stati approvati due emendamenti del M5s che dispongono l’aggiornamento periodico del personale medico, sanitario e socio-sanitario sulle potenzialità terapeutiche della cannabis per uso medico, in particolare sul trattamento del dolore. Inoltre viene stabilito lo sviluppo di nuove preparazioni a base di cannabis per la distribuzione nelle farmacie, dietro ricetta medica non ripetibile. Infine si stabilisce che le preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore siano a carico del servizio sanitario nazionale. Su questo argomento si segnala un’iniziativa del comune di Cosenza: “La cannabis ti devasta il cervello”. Un’immagine del cervello umano che campeggia su uno sfondo nero è stata scelta per dire, #senzagiridiparole, che l’uso della cannabis è devastante per gli adolescenti. Il manifesto campeggia da oggi a Cosenza, frutto della campagna di comunicazione e prevenzione voluta dal sindaco Mario Occhiuto. “Agiremo con una serie di totem e di incontri psicoanimati nelle scuole – dice Mario Campanella, dirigente del settore educazione del Comune di Cosenza – perché il consumo di droga e di alcol nell’area urbana è in preoccupante aumento tra gli adolescenti”. “Il primo obiettivo è far capire ai giovani la verità – spiega Campanella – e cioè che la cannabis, specie in adolescenza, è pericolosissima e può portare conseguenze serie sul piano cerebrale. Se consideriamo che il cervello cresce fino a 24-25 anni – aggiunge Campanella – e che la corteccia frontale, deputata alle decisioni, conosce il suo sviluppo decisivo tra i 18 e i 20 anni, è facile accorgersi come alcol e droga possano lasciare segni seri. Il sindaco Occhiuto – conclude – ha voluto questa campagna che sarà di prossimità: andremo tra i giovani a spiegare i rischi che le canne e l’abuso di alcol comportano”.