Ora il “governo” libico apre un’inchiesta sulla tratta degli schiavi
Il “governo” libico di accordo nazionale, che non controlla neanche la città dove ha sede, ha avviato un’inchiesta sulla notizia data nei giorni scorsi dalla Cnn e relativa a un “mercato di schiavi” nel Paese. Lo ha annunciato il responsabile per gli Affari africani del ministero degli Esteri di Tripoli, Salah Abu Rgiga, secondo cui “il governo ha dato avvio a un’indagine sulle notizie secondo cui alcuni criminali trafficanti di uomini sarebbero coinvolti nel commercio di schiavi”. In una conferenza stampa con gli ambasciatori di 14 Paesi africani, l’alto funzionario ha denunciato che “le bande criminali hanno sfruttato l’assenza di responsabilità collettiva per ottenere risorse con cui finanziare le loro attività terroristiche e criminali attraverso il traffico di essere umani, trasportando migranti al di là del Mediterraneo o per reclutarli come terroristi mercenari”. Abu-Rgiga ha quindi esortato la comunità internazionale a cooperare con la Libia contro il traffico di essere umani e ad “adottare misure efficaci, invece che sfruttare questi tristi eventi per colpevolizzare la Libia, coprendo l’incapacità di alcune parti internazionali ad affrontare il tema della migrazione”. Nei giorni scorsi la Cnn aveva dato notizia di aste in diverse parti della Libia, dove i migranti in arrivo da vari Paesi africani vengono venduti come schiavi per 400 dollari.