Ragazzo ucciso e nascosto in valigia, spunta il movente omosessuale
Tre minorenni sono stati fermati, due a Prato e uno a Modena, per l’omicidio del 20enne trovato all’interno di una valigia in un appartamento di Piazza Dante, nel centro della città emiliana, sabato pomeriggio. Come ricostruisce il Messaggero, sono ancora tanti i punti oscuri nella vicenda, dagli orari – che non convincono – alle presunte amicizie di Congliang Hu che su Facebook si firmava Meng Yu Hu ma era per tutti “Leo”.
Ragazzo ucciso e chiuso in valigia, il ricatto
Mentre le ricerche continuano per catturare gli altri due che potrebbero aver partecipato al delitto, filtra come movente la sfera sessuale. Il ventenne sarebbe stato legato a uno dei cinque. Uno dei possibili autori dell’omicidio aveva una relazione con la vittima. L’interruzione di questa relazione, decisa appunto da uno da uno dei presunti autori, aveva portato il ventenne a minacciarlo: «Se mi lasci rivelo la tua omosessualità». Ci sarebbe dunque questa dinamica dietro all’omicidio. Mentre il ventenne cinese veniva ucciso, probabilmente soffocato, dal gruppo di cinque connazionali (tre minorenni fermati e due ricercati), la madre del ventenne e il compagno di lei, avvocato modenese, erano all’interno della stessa abitazione, ma in un’altra camera. Emerge anche questo dettaglio sull’omicidio. I cinque, si legge ancora sul Messaggero, avrebbero dunque ucciso il ragazzo nel massimo silenzio, molto probabilmente soffocandolo, per poi nascondere il corpo in una valigia, forse per prendere tempo e allontanarsi. Poi la macabra scoperta fatta dalla madre e dal compagno di lei.