Degrado capitale, l’ultimo sfregio: spaccio di droga al Cimitero Flaminio
Solo venerdì scorso i media dedicavano grandi spazi alla notizia del ritrovamento del cadavere di un immigrato cingalese all’interno dello Stadio Flaminio di Roma, abbandonato al degrado e ridotto a squallido dormitorio di immigrati, emarginati, disperati. Oggi, la cronaca cittadina rimanda ad un ingente giro di spaccio di sostanze stupefacenti orbitante tra il Cimitero Flaminio e la stazione Montebello, smantellato dopo approfondite indagini da un’azione congiunta, svolta dai Carabinieri della Stazione di Roma Prima Porta e dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato Flaminio Nuovo: e quelle strade, quegli edifici, quel quartiere che notoriamente ha alle spalle fasti urbanistici e blasone architettonico, si conferma ogni giorno e ad ogni nuovo episodio criminale, sempre di più, luogo drammaticamente eretto dalla cronaca cittadina quotidiana a simbolo di un rassegnato abbandono e di un inarrestabile declino che ha endemicamente attaccato fin nei suoi gangli connettivale il tessuto sociale della capitale tutta, ridotta un Bronx metropolitano a cielo aperto, ormai quasi indistinto. E con il Campidoglio a guida grillina che resta, inesorabilmente, a guardare.
Degrado capitale, spaccio di droga al Cimitero Flaminio
Impotenza? Indolenza? I romani abbandonati al loro triste destino di sopravvissuti sano bene come rispondere: intanto incassano l’ennesimo sfregio inferto alla città eterna in uno dei quartieri storici della capitale in questi giorni più che mai rimbalzato, suo malgrado, ai disonori della cronaca. E allora, nel corso della nottata appena trascorsa, e grazie a un servizio congiunto tra Carabinieri della Stazione di Roma Prima Porta e agenti del Commissariato della Polizia di Stato Flaminio Nuovo, è stato smantellato un giro di spaccio di droga orbitante tra il Cimitero Flaminio e la stazione Montebello, complice la folta boscaglia che circonda la zona che permetteva agli spacciatori di giovarsi di una fitta copertura sia dagli avvistamenti che dagli inseguimenti. Così, dopo aver circondato la zona, carabinieri e poliziotti hanno notato un’autovettura che si accostava ad un banco di fiori lì vicino, aperto – guarda caso? – tutta la notte, e subito dopo si dirigeva verso la stazione Montebello, dove era nascosto un uomo pronto a fornirgli la dose di cocaina. Fermato il cliente, militari e agenti lo hanno ovviamente trovato in possesso della dose di stupefacente appena vendutagli dal pusher, dose che è stata sequestrata, nonostante l’acquirenti abbia provato a disfarsene gettandola dal finestrino.
Roma fa paura: e il Campidoglio come (e quando?) interviene?
A quel punto, ormai sulle tracce del pusher, dopo un estenuante inseguimento all’interno della boscaglia circostante, Polizia di Stato e Carabinieri sono riusciti ad immobilizzare lo spacciatore di origini egiziane e ad arrestarlo. Il cliente è stato invece segnalato alla Prefettura in qualità di “assuntore di droghe”, con tutte le conseguenze del caso. Il rito direttissimo si è svolto questa mattina, al termine del quale nei suoi confronti è stata emessa una pena di sei mesi ed una multa di mille euro. L’episodio, certo, registra un successo faticosamente perseguito e incassato in seguito agli sforzi congiunti di Polizia e Carabinieri che, fanno sapere comando e commissariato relativi, continueranno allo scopo di estirpare tutte le attività criminose che avvengono nella zona del cimitero Flaminio. Uno forzo a cui i romani si augurano si unisca, prima o poi, anche l’impegno dell’amministrazione Raggi che, sulle questioni sicurezza e microcriminalità di centro e periferie della capitale, ha fin qui incassato ben pochi plausi e ingenerato, di contro, disagi e malcontento.
Io manderei il battaglione San Marco o la Folgore con i blindati a far fuori tutti gli spacciatori.
Che cosa aspettano?