Malata e incinta, respinta dai francesi, muore in Italia. E Macron ancora ci dà lezioni
Quando il presidente Macron, il governo di Parigi o la Ue tenteranno di dare pagelle all’Italia su come accogliamo i migranti, sarà bene che il nostro futuro premier risponda con un nome e un cognome. Quello della 31enne nigeriana, morta venerdì in un ospedale torinese, dopo essere stata respinta dalla gendermeria francese alla frontiera transalpina, nonostante fosse incinta e malata terminale.
Alla frontiera francese respingono i migranti senza se e senza ma
La donna, soccorsa lo scorso 9 febbraio scorso davanti alla stazione ferroviaria di Bardonecchia, è stata trasferita al Sant’Anna di Torino dove i medici hanno scoperto che era incinta ma anche affetta da una grave forma di linfoma in fase terminale.Il bimbo, che alla nascita pesava 700 grammi, prosegue la sua battaglia per la vita in terapia intensiva. Lei, invece, non ce la fatta.
Il bambino pesa 900 grammi e lotta per la vita
La gara di solidarietà che ha coinvolto il Sant’Anna e le Molinette di Torino conferma la straordinaria opera di accoglienza delle nostre istituzioni, in particolare nei casi dove i migranti sono donne e bambini. La donna è stata infatti ricoverata in ostetricia per la gestione della gravidanza e curata da un’équipe di ematologi per alcune settimane. Poi l’aggravarsi delle sue condizioni hanno reso obbligatorio il ricovero in rianimazione, dove due giorni dopo, il 15 marzo, è stata sottoposta a cesareo per far nascere il bimbo alla 29esima settimana di gestazione. Ora il piccolo pesa 900 grammi. Lei è morta poche ore fa. Aveva fatto il viaggio dalla Nigeria per raggiungere la sorella che vive in Francia. Un ricongiungimento che le autorità francesi le hanno negato, senza un briciolo di umanità.
Eppure Macron ci dà la pagella sull’accoglienza
Eppure, il presidente Emmanuel Macron, idolo della sinistra nostrana, quando viene in Italia ancora si impegna a impartirci lezioni di accoglienza, come ha fatto nel gennaio scorso, a Palazzo Chigi. «L’Italia ha fatto un ottimo lavoro» sul fronte dei flussi migratori e la stabilizzazione dell’Africa, un lavoro «a cui rendo omaggio». «Esprimo tutto il mio rispetto per il lavoro condotto e la qualità della cooperazione che abbiamo avuto con l’Italia. Dobbiamo avere l’umiltà di riconoscere che il tema delle migrazioni non è alle spalle. Parliamo di donne e uomini che continuano a morire sulle rotte del Mediterraneo. Di fronte a queste sfide dobbiamo dare delle risposte strutturate e solidali, chiarendo e armonizzando le regole per far meglio, per mettere fine alle profonde disfunzioni del regolamento di Dublino». Lasciando a noi i disperati, come è stato il caso della povera nigeriana e della creatura che portava in grembo.
Sig.ra Mara mi hanno fatto fare 15 mesi di militare con i carri contro eventuali attacchi dei nostri fratelli Russi; ora di fronte all’invasione incontrollata di persone di cui non vediamo l’anima dentro ma solo il volto ( vedasi Macerata!) mi indigno e invoco il siluramento degli scafisti e doppia cinta muraria a Lampedusa.Non possiamo integrare prostitute, spacciatori e squartatori, loro si che non sanno cosa signiifichi la parola umanità.
Signor Massimiliano, potrei anche comprendere il suo stato d’animo causa delle sue
tristi esperienze, ma lei non puo’ fare di tutta l’erba un fascio.
Anch’io sono di destra, ma su questo la penso diversamente da lei.
Eh si,siamo i coglioni d’Europa.Non valiamo nulla,chiunque ci sputa addosso.Decenni addietro non si sarebbero permessi.Altro Uomo!
Sembra che hanno respinto il marito non Lei e lei è rimasta col marito.Era malata di tumore perciò è morta,assistita in ospedali italiani.Ci sono tanti italiani con tumori che neanche possono pagarsi le cure e devoinoandare i altre regioni, comunque
Ma che cavolo dice, Massimiliano, si vergogni ! Io ho votato centro-destra, ma gente come
lei, senza un minimo senso di umanita’ mi fa’ vergognare di essere italiana.
Macron può a giusta ragione dare lezioni all’Italia dell’accoglienza. ha fatto capire che tutti questi migranti sono in viaggio per loro scelta e che quindi qualsiasi cosa succeda sono fatti loro. anche l’Italia dovrebbe fare lo stesso. chi si mette in viaggio sui “barconi” conosce i rischi a cui va incontro, quindi …. sono fatti loro.
Macron fa solo il suo mestiere. Viene pagato per difendere i francesi. Noi paghiamo molti che preferiscono i più anti-Italiani che possonore trovare al mondo. BASTA!
Non mi risulta che i francesi l’abbiano respinta: lei aveva i documenti per poter entrare, il marito no; dopo di che lei ha scelto di stare con il marito, o il marito ha preteso che lei restasse con lui
Con tutti gli africani in francia non credo che non gli permettessero di visitare la sorella! Certo non al 9° mese di gravidanza sia per i costi sanitari che di futura cittadinanza. Con i francesi non si scherza a noi è mancata la ghigliottina e il senso dello stato. Con tutto il debito pubblico solo degli irresponsabili possono accogliere questi stranieri.