Sanità, basta col fai-da-te su web: l’Ordine dei Medici contro le bufale
Nasce presso l’Ordine dei medici di Roma e del Lazio il primo “pronto soccorso informativo” contro le fake news in sanità. Una sorta di bollino blu realizzato in collaborazione con l’Associazione Stampa romana. L’organo di rappresentanza dei medici di Roma prova così a farsi garante contro la circolazione di notizie false o artatamente costruite come verosimili, mettendo le sue strutture ed i suoi esperti al servizio del mass-media e dunque dei cittadini. L’atto di nascita dell’iniziativa, la prima del genere in Italia, è stato sancito nei giorni scorsi dalla firma di un protocollo sottoscritto del presidente dell’Ordine di Roma e provincia, Antonio Magi, e da Lazzaro Pappagallo, giornalista e segretario di Stampa Romana. Il progetto sarà operativo entro il prossimo mese di giugno. Obiettivo del progetto, si legge in una nota, realizzare una corsia preferenziale di confronto e di ascolto tra medici e operatori dei mass media. Nel concreto l’Ordine metterà a disposizione un pool di esperti indicati anche dalle società scientifiche, che potranno essere consultati per sciogliere dubbi e fornire le informazioni più corrette. C’è poi il tema degli errori, veri o presunti, dei professionisti e delle relative richieste risarcitorie. Per i medici, come per i giornalisti ciò si traduce in querele spesso infondate. In particolare, per la categoria medica questo provoca, tra l’altro, il ricorso alla cosiddetta “medicina difensiva”, con aggravio della spesa sanitaria pubblica e privata. Se “il 90%” delle richieste di risarcimento “termina in assoluzione o archiviazione, la medicina difensiva è ormai un business che costa alla società oltre 10 miliardi di euro”, scrive l’Ordine di Roma. “Il punto – spiega Magi – è fornire ai professionisti della comunicazione e ai cittadini un riferimento certo, una sorta di pronto soccorso informativo capace di fornire il timbro della autentica interpretazione contro spiegazioni superficiali, ed evitare così querele temerarie. L’intento è soprattutto quello di fornire ai cittadini la garanzia di qualità contro informazioni non verificate e dannose”.
Giusto, però se chi si cura secondo le proprie scelte ha poi da quelle cure effetti collaterali o danni che richiedono terapie mediche che offre il SSN cosa fa ? Le rifiuta ancora, se le paga, continua con le proprie scelte?… a questo bisogna rispondere. La libertà è la cosa più bella e preziosa che abbiamo, ma usiamola con criterio e con coerenza.
Cari dottori,spesso siete solo rivenditori delle multinazionali,per questo abbiamo imparato a curarci in modo diverso,cambiando tipi di cure,(e ce ne sono in quantità notevoli e sicure)anche per fortuna con l’aiuto di internet.Cari dottori se volete tornare credibili,tornate ad essere ricercatori ,per il bene dell’umanità.
Ogni persona deve potersi medicare come vuole non esiste che siamo schiavi dei vari dogmi dominanti al momento (magari dopo 10anni i dogmi sono diversissimi, addirittura contrari).
Quindi piena libertà di scelta sulla propria vita, uno Stato Civile deve garantire la libertà di scelta fra opzioni diverse.