La Verità contro i parenti di Renzi: case di lusso in Portogallo con i soldi Unicef
I soldi dell’Unicef e il giro di parenti di Matteo Renzi. Il quotidiano di Maurizio Belpietro La Verità oggi torna sul caso esploso a metà luglio, quando si venne a conoscenza dell’indagine della procura di Firenze a carico di Alessandro Conticini, 42 anni; il fratello minore Luca, 37; e Andrea, gemello di Luca e marito di Matilde Renzi, sorella dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi.
Quest’ultimo è indagato per riciclaggio, per gli acquisti, a nome del fratello Alessandro, di quote di tre società: la Eventi 6 della famiglia Renzi, la Quality Press Italia e la Dot Media di P. D. e di sua moglie Lilian Mammoliti, legati ai Renzi. Si tratta di operazioni risalenti al 2011.
Alla Eventi 6 sono arrivati 133 mila euro, alla Quality Press Italia 129 mila, alla Dot Media 4 mila. I soldi – scrisse all’epoca Repubblica.it – sarebbero transitati sui conti privati di Alessandro Conticini e poi usati per investimenti immobiliari “e in misura minore (per circa 250 mila euro) per l’acquisto di quote di alcune società della famiglia Renzi o di persone ad essa vicine”.
L’ex premier aveva commentato la notizia scrivendo che forse era meglio “prenderla sul ridere” e che si trattava di “un’indagine aperta da ben DUE anni su un fratello del marito di una mia sorella per presunte irregolarità (presunte), nel suo lavoro di dirigente della cooperazione”.
Come tutti sanno, l’apertura di un’indagine non rappresenta una sentenza di condanna e dunque tutti attendiamo il processo, se vi sarà rinvio a giudizio, per capire se sono stati sottratti fondi alla beneficenza in favore dei bimbi africani. Intanto la Verità rende noto ai suoi lettori il suo scoop: i magistrati avrebbero attenzionato carte che dimostrerebbero come, con un bonifico del novembre 2015, Alessandro Conticini e sua moglie abbiano acquistato una villa spettacolare in Portogallo. C’è poi un altro immobile di pregio, a Lisbona, che risulta essere di proprietà dellasocietà Cosmikocean di Alessandro Cointicini, della moglie e di altri due soci italiani. Ciò che i magistrati intendono appurare, scrive La Verità, è se per queste operazioni immobiliari siano stati utilizzati soldi provenienti dalle donazioni dell’Unicef.
Ma che commenti! Peggio di come stiamo non possiamo….ma siccome la speranza è l’ultima che muore non ci resta che aspettare, non di morire ma in tempi migliori!!!!
Non meravigliamoci piu’ di tanto, il piu’ pulito dei politici italiani ha la rogna
Proprio una bella famigliola !!!!!
Se li hanno rubati questi 6.6 milioni di EURO dall’UNICEF, e bene che gli tirano fuori e restituirli.
Senti senti!