Migrante pretende 250 euro e minaccia di dare fuoco al centro per rifugiati

25 Set 2018 14:16 - di Redazione

Un etiope di 19 anni che minacciava di dare fuoco ai locali dello Sprar in cui era ospite, è  stato arrestato dai carabinieri di Raddusa (in provincia di Catania) per tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. In attesa dello status di rifugiato, il migrante ha più volte violato le regole di ospitalità della struttura (superando il limite dei giorni per i quali era autorizzato ad allontanarsi dal centro) costringendo gli operatori a notificargli l’allontanamento dallo Sprar. Convinto che gli spettasse una sorta di “buonuscita” equivalente a 250 euro, al diniego legittimo espresso dagli operatori, ha minacciato di dar fuoco ai locali. Sul posto, per evitare ulteriori conseguenze, sono stati fatti intervenire i carabinieri i quali, appena giunti, hanno cercato di chiarire le ragioni del diniego, rigettate dall’extracomunitario che li ha prima aggrediti per poi fuggire via. Inseguito, è stato rintracciato nel centro abitato dove, dopo una violenta colluttazione, i militari lo hanno ammanettato.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Attila 26 Settembre 2018

    Siamo già abbastanza pieni di s***** che appiccano incendi, però se promette di rimanere all’interno del centro gli presto l’accendisigari !

  • Pietro Parini 26 Settembre 2018

    Sono disposto a dargliene 500, però con lui dentro insieme a tanti altri suoi soci !!!

  • Gianni 26 Settembre 2018

    VOI SCOMMETTERE CHE L”ESTRACOMUNITARIO CHE HA MINACCIATO CHIEDENDO 250 MILAEURO I BUONISTI LO DIFENDONO?

  • stefano 26 Settembre 2018

    magari lo avesse fatto mai incendio sarebbe stato così gradito

  • Lisetta Serra 26 Settembre 2018

    Espulsione immediata. Se li vada a guadagnare lavorando, nel suo paese. É giovane d se ha voglia di lavorare può aiutare a migliorare la sua terra.

  • maurizio giannotti 26 Settembre 2018

    Un altro soggetto da mettere ai domiciliari presso la CEI, nell’abitazione del Vescovo Galantino!!!!!

  • Carlo 26 Settembre 2018

    Dopo una violenta colluttazione? Negli USA: alt, fermo o sparo, bang. Molto più veloce e educativa.