Città di Castello, marocchino colpisce i carabinieri: spinte, testate e insulti
Un marocchino di 28 anni, residente a Umbertide, è stato arrestato dai carabinieri di Città di Castello, intervenuti in una nota piazza del centro storico proprio su richiesta dell’arrestato che diceva di essere stato appena aggredito con una bottiglia. Giunti sul posto, i militari hanno trovato l’uomo in forte stato di agitazione: ha iniziato a inveire nei loro confronti lamentandosi del ritardo nell’intervento dei carabinieri, che avrebbe permesso al suo presunto aggressore di allontanarsi dal luogo. Il marocchino è stato portato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari; disposta inoltre nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione per tre giorni a settimana alla Stazione Carabinieri competente. I militari dopo avere cercato di calmarlo, hanno chiesto le generalità del marocchino e spiegazioni sull’accaduto, ma l’uomo oltre a non voler fornire la propria identità, si è scagliato contro il capo pattuglia spintonandolo più volte e pronunciando parole forti nei suoi confronti. Invitato poi a salire a bordo dell’autovettura di servizio per l’identificazione, con gesto repentino e violento si è opposto spintonando i militari. Il capo pattuglia è caduto a terra sbattendo il gomito sinistro. All’interno dell’auto di servizio, l’uomo ha iniziato a colpire a testate la paratia divisoria interna dell’auto, insultando e minacciando i carabinieri. Il capo pattuglia dell’Arma è ricorso alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale locale per le conseguenze della sua caduta a terra. Il marocchino è stato arrestato in flagranza con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Poi è stato trasferito nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
ma fatelo sparire questo marocco che tanto non lo reclama nessuno!
Ma usate il manganello e rompete ossa..