Diciamo no al Grande Fratello fiscale. Giorgia Meloni respinge il fisco spione

17 Nov 2018 19:30 - di Antonio Pannullo

“Arriva il Grande Fratello fiscale sotto il nome di anagrafe dei conti correnti bancari”. Lo ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni spiegando l’esultanza di Luigi Di Maio che dice: “La Guardia di finanza avrà la possibilità di accedere direttamente alla banca dati delle transazioni su carte di credito e conti correnti, senza dover più chiedere l’autorizzazione alla magistratura”. Ed è così che “lo Stato guardone saprà in tempo reale cosa compra e cosa fa ogni singolo cittadino con i suoi soldi” sostiene Meloni e ancora, “che film vede al cinema, se va al ristorante o in pizzeria, che marca di vestiti usa, che alimentazione ha, se fuma oppure no, che abbonamenti ha, se entra in un sexy shop o se compra testi sacri”. “Tutta la nostra vita senza filtri messa a nudo e consegnata in mano allo Stato, ai burocrati, ai politici che così – prosegue – potranno giudicare se secondo loro facciamo spese immorali o se siamo dei bravi cittadini. È questo il futuro che vuole per noi la sinistra e il M5S. Ma noi siamo uomini e donne liberi, non schiavi e sudditi. Fratelli d’Italia dice No al grande fratello fiscale”. Sulla stessa linea Unimpresa: “Fisco spione. Con la fatturazione elettronica i contribuenti verranno sistematicamente monitorati dall’agenzia delle Entrate e il rispetto delle norme a tutela della protezione dei dati personali è seriamente a rischio”. È la denuncia è di Unimpresa che parla di “una bomba innescata e pronta ad esplodere: dal prossimo anno la e-fattura diventerà progressivamente obbligatoria nel nostro Paese e l’amministrazione finanziaria, già in possesso di molti dati sensibili di imprese e famiglie, grazie all’accesso ai conti correnti, verrà a conoscenza di altre informazioni: alimentazione, salute e consumi anche minori”. “C’è il rischio che con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria, i nostri dati personali non vengano utilizzati solo al fine di semplificare la nostra vita quotidiana. Per come congegnato, col sistema messo in piedi, l’agenzia delle Entrate verrà a conoscenza di ciò che mangiamo, di quali patologie soffriamo e di quanta carta igienica consumiamo” rimarca il vicepresidente di Unimpresa con delega alla privacy Giuseppe Spadafora.

Commenti

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  • Corrado 19 Novembre 2018

    Se vogliamo una efficiente lotta all’evasione fiscale che vada a colpire per primo chi evade di più il fisco un pò spione lo deve essere. Basarsi sulla media delle dichiarazioni e controllare chi dichiara meno significa troppo spesso colpire evasori marginali o addirittura chi non evade ma ha un’azienda in crisi. Per permetterci di abbassare la pressione fiscale dobbiamo avere un fisco efficiente e quindi spione. L’alternativa è quella che già abbiamo e non mi piace proprio.

  • Massimilianodi SaintJust 18 Novembre 2018

    Sono tutte norme incostituzionali. Attentano sia la libertà di domicilio, perchè la banca è un’estensione del nostro domicilio, infatti potremmo tenere le somme a casa, sia la sacralità della corrispondenza, infatti si chiamano conti corr. di corrisponenza e altre notizie, vietato dalla costituzione senza un ordine motivato della magistratura. Lo stato più magro campi solo con 4 aliquote iva, pagata da tutti, e così si elimina l’evasione e tutti questi controlli vessatori.

  • Andrea 18 Novembre 2018

    Penso che chi è in regola non abbia nulla da temere.Carissima Presidente il nostro Paese è un Paese di numerosi furbetti che pur risultando poveri in canna conducono vite da nababbo e perlopiù non pagando tasse,bollette, condominio eccetera eccetera.Quindi è proprio grazie a questi signori che tutti noi risultiamo potenziali evasori e finiamo nel mirino del fisco.Se tutto ciò servirà a stanare ladri incalliti e mantenuti perciò da chi fa il suo dovere di contribuente compiendo ogni mese i salti mortali ,ben venga questo grande fratello.E poi col massimo rispetto che nutro per Lei che ho visto giovanissima, poco più di una ragazzina, affacciarsi con determinazione,coerenza e fervore alla vita politica non posso non ricordarle che appartiene a una classe molto privilegiata che ha goduto(in passato molto di più) e gode tuttora di sconfinati benefici e nonostante tutto si è macchiata dei più spregevoli crimini politici come il peculato e l’appropriazione indebita,la concussione e il millantato credito,per non parlare poi dei vitalizi maturati anche dopo solo una settimana passata sugli scranni.Non fa piacere a nessuno essere spiati ma sono convinto che in questo caso sia per una buona causa visto i numerosi ladri e ladruncoli in circolazione.

    • avv. alessandro ballicu 18 Novembre 2018

      si ma la fatturazione elettronica ( guarda caso anche le banche, bontà loro , erogheranno il servizio,) è una ennesima vessazione contro le partite iva che, a differenza degli altri, non hanno ferie pagate, nè tredicesime, nè liquidazioni, devono lavorare anche malati, i nostri ricavi sono circa il 20 per cento del fatturato lordo, dovremo sopportare ulteriori costi e spese. siamo considerati evasori a priori ma, i giudizi a priori, come sosteneva emanuele kant sono tutti infondati.
      viviamo in uno stato di polizia tributaria, credo che la lega perderà molti voti ma, anche i 5 stelle se, per fare l’ennesimo regalo alle banche (che solo a parole vogliono contrastare ) continueranno a torturare i lavoratori autonomi con norme palesemente vessatorie che produrranno forse maggiore evasione .
      probabilmente è una norma richiesta dalla ue che ogni anno ci preleva ( a mo di pizzo mafioso) una quota di iva con cui finanziare i paesi ex comunisti dell’est e i clandestini musulmani che gradualmente ci sostituiranno in tutti i lavori (con salari ridotti con gioia della plutocrazia).
      brava giorgia viva i fratelli d’italia, al diavolo la ue e tutti i suoi servi e amici

  • Laura Prosperini 17 Novembre 2018

    ma come voevano un fisco…amico, pronto a veniire incontro ai malcapitati e invece addirittura il fisco spia …. bell’affare!