Tempi duri per le coop pro-migranti: il governo dirotta i fondi dell’8×1000 sulle calamità naturali
Tempi duri per le coop che si dedicano all’assistenza ai migranti: il governo ha deciso che i i fondi dell’8×1000 destinati all’assistenza dei rifugiati e dei minori stranieri saranno ridotti e dirottati verso i Comuni colpiti da calamità. Dunque, dopo le dichiarazioni, i fatti: inversione di rotta alla voce 8×1000 della dichiarazione dei redditi per quanto riguarda la donazione del contributo Irpef destinato dai contribuenti allo Stato e ripartito, finora, a diverse “emergenze” quali la “fame nel mondo”, l’“edilizia scolastica” e l’“assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati”: l’esecutivo taglia i fondi destinati alle coop che si occupano di assistenza agli immigrati e li dirotta sui comuni colpiti dalle calamità naturali.
L’8×1000 destinato fin qui ai migranti andrà ai comuni colpiti dalle calamità naturali
Dunque, come riportano in queste ore Il Tempo e Il Giornale, fino all’anno scorso quanto ricavato dallo Stato veniva suddiviso in parti uguali (circa 8,2 milioni di euro a testa) ai settori emergenziali elencati poco sopra: ora, invece, l’esecutivo giallo-verde annuncia il dietrofront, e in un decreto inviato da Giorgetti alla presidenza del Senato, come riferiscono i quotidiani citati, «si legge chiaramente che la presidenza del Consiglio abbia deciso di derogare ad una delle norme del Regolamento e di ripartire in maniera differente i fondi arrivati dall’8×1000. Si parla di una cifra che gira intorno ai 30 milioni di euro». E allora, da quanto si evince dalla lettura del decreto, «sfruttando i “particolari caratteri di eccezionalità, necessità e urgenza”, il “Consiglio dei ministri con delibera in data 8 novembre 2018 (…) ha disposto la riduzione del 50% delle quote relative alle categorie Fame nel mondo e Assistenza ai rifugiati per un ammontare di euro 3.007.095,30 ciascuna, ed è stato conseguentemente disposto l’ incremento di tale somma alla quota della categoria Calamità naturali, per un totale complessivo di euro 12.028.381,56».
Bandi, interventi e fondi delle onlus rivisitati e corretti
E siccome la matematica non è un’opinione, a conti fatti passando dal totale degli 8,2 milioni destinati a migranti e fame nel mondo devoluta l’anno scorso ai tre previsti dal nuovo decreto, si ricavano quasi cinque milioni che saranno devoluti a favore dei comuni colpiti dalla calamità naturali. Una decisione che va a colpire le onlus che si occupano di assistenza ai migranti e a rivoluzionare modalità e target dei bandi a cui le stesse accedevano, visto che a partire da quest’anno, come riferisce quotidiano capitolino e riporta il giornale diretto da Sallusti, «i 3 milioni per l’assistenza agli immigrati finiranno tutti all’Anci per “interventi straordinari di accoglienza integrata”, all’Arci, all’Associazione Centro Astalli, al Cies, al Cir (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e a Synergasi», tutti colpiti dal taglio e tutti chiamati a riorganizzare interventi e disponibilità, fin qui basati su altri fondi provenienti dall’8×1000…
Era ora! Bene così, sempre gli italiani prima di tutto, almeno fino a quando c’è bisogno, poi anche ad altri, se meritevoli