Scandalo Pd in Umbria, Zingaretti scarica la Marini: meglio se si dimette
Il Pd in difficoltà per lo scandalo sanità in Umbria che ha coinvolto diversi suoi esponenti di spicco in Regione, a partire dai vertici, incassarti arresti e avvisi di garanzia dei giorni scorsi, fatica a nascondere la crisi in cui versa per la vicenda, crisi a cui non è esente lo stesso segretario di partito, Nicola Zingaretti che, questa mattina, alla Stampa estera, rispondendo a una domanda su un eventuale passo indietro di Catiuscia Marini dalla presidenza della regione Umbria, ha sentenziato: «So che c’è un Consiglio oggi, confido nella capacità di valutazione e nel senso di responsabilità della presidente perché faccia ciò che è più utile all’Umbria e alla sua comunità, attendiamo di verificare le sue valutazioni».
Scandalo Pd, Zingaretti scarica la governatrice dem Catiuscia Marini
Che, tra le righe, è un po’ come dire, veda un po’ lei cosa fare, a partire dalle dimissioni. Del resto, aggiunge poi a stretto giro, «provvedimenti del Pd ai danni di Catiuscia Marini non sono all’ordine del giorno». Il segretario dem passa la palla direttamente alla governatrice dell’Umbria e subito dopo, affida recriminazioni e osservazioni sul caso Umbria in un più generico discorso «su etica in politica», a aprtire dalla stringente necessità di fare «un salto di qualità». «Vogliamo aprire una discussione sull’idea stessa di gestione del potere, che è servire le persone e non se stessi», ha detto Nicola Zingaretti alla Stampa Estera e molti tra i convenuti all’incontro stampa hanno individuato in quelle parole anche un riferimento alle questioni interne, e non solo alle vicende grilline. «C’è un tema di eticità che vogliamo mettere al centro della nostra politica e della formazione della classe politica – ha sottolineato il segretario del Pd in conclusione – e gli ultimi eventi ci impongono un salto di qualità che intendo fare con la massima determinazione».