Ora si pente l’imprenditore che ha finanziato la latitanza di Messina Denaro
L’imprenditore dell’eolico Vito Nicastri – accusato di aver finanziato la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro – ha iniziato a collaborare con i pm di Palermo nell’ambito di un’inchiesta su un giro di mazzette che coinvolge anche l’ex deputato Paolo Arata.
Due arresti
Sono state proprio le dichiarazioni di Nicastri a portare all’arresto di Giacomo Causarano, ex funzionario della Regione Siciliana, il cui nome era già emerso nell’inchiesta.
Oltre a Causarano, ex funzionario della Regione Siciliana, è stato raggiunto dal provvedimento della magistratura l’imprenditore milanese Antonello Barbieri. Il primo è accusato di corruzione mentre per Barbieri l’accusa è di intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio e corruzione. Per entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari.