Umbria, Pd e Cinquestelle alla disperazione, trovano il candidato di ripiego
In Umbria Pd e Cinquestelle meriterebbero solo gli insulti. Stanno sfottendo il popolo alla ricerca di un’alleanza indecorosa e i candidati si sfilano uno dopo l’altro. L’opinione pubblica è disgustata.
Nella regione che il 27 ottobre è chiamata al voto, il Pd doveva scomparire dalla scena politica dopo il devastante scandalo sulla sanità. Non sono bastate le dimissioni della presidente Marini per capire la lezione.
In Umbria Pd e Cinquestelle trovano il ripiego
Ci si sono messi i grillini a fare la respirazione bocca a bocca al partito di Zingaretti, a cui non sembrava vero di poter tentare di giocare una partita già persa. I Cinquestelle, distrutti dalle esperienze di governo, hanno lanciato l’amo, si sono fatti benedire da Casaleggio junior attraverso la solita piattaforma Rousseau e hanno cercato ad ogni costo l’alleanza col partito che avevano crocifisso.
Risultato, a pochi giorni dalla presentazione delle liste – sabato prossimo – il candidato tanto cercato oggi ancora non c’era. Aveva risposto picche l’avv. Di Maolo, l’esponente cattolica che era chiamata a coprire le vergogne della politica umbra; si era sfilata anche un’altra possibile candidata, il sindaco di Assisi Proietti. Hanno continuato a cercare, i due alleati contronatura, e alla fine qualcuno hanno trovato un ripiego, da esibire come una bandierina senza alcuna possibilità di vittoria. Hanno sacrificato ancora Fora che piace solo al Pd ma non ai Cinquestelle e hanno impalmato Vincenzo Bianconi, imprenditore, presidente di Federlberghi Umbria. La disperazione.
Rifiutati da tanti candidati che hanno detto no
Non sono rifiutati solo dagli elettori; ma ora anche dai candidati, fino a che uno l’hanno trovato. La stagione di Pd e Cinquestelle volge al peggio ed è significativo che capiti proprio in Umbria, che sembrava assolutamente impossibile da conquistare.
Invece, per il centrodestra si apre una prospettiva di vittoria assolutamente straordinaria e sarà bene un impegno massiccio di tutti per una svolta che rappresenterà il primo colpo di piccone alla maggioranza che a Palazzo Chigi rappresenta il governo degli sconfitti. E continueranno a perdere ogni volta che un italiano voterà.
Ad ogni modo e’ una vergogna che tanto il PD come i fanatici 5 devono ricorrere a quella nefasta organizzazione ROUSSEAU per garantirsi un appoggio. E’ chiaro che sono profondamente impauriti per una scottante perdita di voti dato che il pubblico umbro e’ sicuramente arcistufo del sopruso comunista.
Perdere la piazza dell’Umbria sarebbe un grosso smacco per il Pd e i 5 fantocci. Ma uno schiaffo in piena faccia gli farebbe molto bene, forse per capire quanto sono inutili nella loro politica disfattista.
Che c’azzecca la Federalberghi con PD, LEU e M5S?
In Umbria sarà durissima, il 94% della popolazione vive di stipendio pubblico, pensione ed assistenza, solo il 6% di attività autonome; dopo 50 anni di Governo locale comunista e clientelare sarà difficile che la gente voti in libertà…………….
purtroppo mi sembra un candidato, presidente della Federlberghi Umbria, che avrà un buon seguito, considerato che riuscirà a trovare il consenso di tutti coloro che puntano sul turismo per ricrescere.
temo che sarà un candidato vincente (spero di sbagliarmi)
Sara’ da ridere vedere una regione Rossa come l’Umbria cadere nel dimenticatoio dei loro affiliati. Forse si sono svegliati?