Conte fa lo 007 con licenza di mentire. E tira in ballo Mattarella
«Che cosa dirà Conte al Copasir?». La domanda serpeggia nelle fila non solo dell’opposizione. Dopo l’elezione del nuovo presidente, che salvo colpi di scena dovrebbe essere il leghista Raffaele Volpi, il premier dovrà dare parecchie spiegazioni. A cominciare dall’incontro di ferragosto dei servizi italiani con il ministro Usa, William Barr. Conte sostiene di aveva acconsentito all’incontro scopo di indagare su eventuali trame dei precedenti esecutivi italiani. Insomma, nel mirino di Conte ci sarebbero le attività del governo Renzi e del governo Gentiloni, per allestire la trappola Russiagate a danno di Donald Trump.
Conte tira in ballo il Quirinale
L’interesse nazionale avrebbe giustificato la scelta di autorizzare l’incontro tra il ministro americano e i capi dei servizi italiani. Beato chi ci crede. Conte ha parlato da salvatore della patria: «Quando ci sono di mezzo gli interessi dell’Italia io sono più duro di Craxi a Sigonella». Dalle colonne del Corriere della Sera piove però una nuova tegola. Secondo la ricostruzione del quotidiano di via Solferino, dopo il primo incontro Vecchione, che è vicinissimo a Conte, avrebbe proceduto a indagare per conto dell’Attorney General Barr e nel secondo vertice tra la delegazione di Trump e i servizi italiani avrebbe poi riferito al ministro di Washington l’esito della sua indagine.
Tutta la faccenda è molto scabrosa. È ancora più imbarazzante dopo quel sorprendente tweet indirizzato dal presidente Trump a «Giuseppi». Un sostegno arrivato proprio nella fase più delicata della crisi di governo. Conte si difende tirando in ballo il Quirinale che sarebbe stato informato da palazzo Chigi delle richieste americane. Dopo giorni di polemiche, a Palazzo Chigi si cerca di gettare acqua sul fuoco sulla faccenda e si tira un sospiro di sollievo per l’arrivo di un presidente «responsabile ed equilibrato» alla guida del Copasir. La tensione è però ancora forte nella maggioranza e Conte si difende tirando in ballo il Quirinale che sarebbe stato informato da palazzo Chigi delle richieste americane.
Fiducia di questo “avvocato del popolo” (l’ha detto lui) NESSUNA. E’ una persona a cui non affiderei nemmeno il mio portafoglio vuoto. E’ un volta gabbana impressionante. Persona inaffidabile, di doppia facciata.