Autostrada A14, Marsilio scrive al ministro e ad Autostrade per la terza corsia
Terza corsia della A/14. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sollecita l’ingegner Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (Aspi) inviandogli una lettera, indirizzata anche al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. La richiesta è quella di ottenere un incontro finalizzato “a considerare l’esigenza di realizzare una terza corsia che possa riportare il tratto autostradale abruzzese dell’A/14 ai livelli standard che l’utente merita e per avere il quale paga il pedaggio”.
Nella lettera il presidente Marsilio ricorda che già lo scorso mese di luglio, quando incontrò il direttore del VII Tronco – ingegner Gianni Marrone – aveva rimarcato “i ritardi infrastrutturali che affliggono da decenni l’Abruzzo, proponendo la progettazione di una terza corsia”. Più in generale aveva chiesto il potenziamento e ammodernamento di una infrastruttura che, realizzata tra gli anni Sessanta e Settanta, non ha mai conosciuto interventi sostanziali. Ed è, ad oggi, oltre che inevitabilmente “invecchiata” assolutamente inadeguata al servizio del territorio.
Da luglio ad oggi – sottolinea Marsilio – la situazione per chi percorre il tratto abruzzese e marchigiano dell’A/14 è notevolmente peggiorata. Soprattutto a causa dei viadotti con barriere sequestrate, ben 10 tra Marche e Abruzzo (Fosso San Biagio, Campofilone, Santa Giuliana, Santa Maria, Cerrano, Marinelli, Vallescura, Petronilla, Fosso Calvano e Vallelunga). Con relativa riduzione di carreggiata e congestione del traffico legata al traffico limitato. «Purtroppo a luglio mi era stato riferito che in riferimento all’Abruzzo non erano previsti investimenti al di fuori dell’ordinaria manutenzione. Ma anche per la messa in sicurezza di cavalcavia e viadotti», ha concluso Marsilio. «Ci troviamo nelle vicinanze dei consueti esodi in occasione delle vacanze di dicembre e bisogna trovare soluzione all’immediato. Con la speranza di incontrare la volontà di avviare importanti investimenti per lo sviluppo dell’Abruzzo e dell’intera dorsale adriatica che conduce verso Sud».